Ponte dell’Immacolata, boom di prenotazioni negli hotel veneti: Terme e Montagna in vetta alla crescita

53
Ponte Immacolata Veneto
Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto

Si prospetta un Ponte dell’Immacolata molto positivo per il settore alberghiero veneto. I dati dell’osservatorio federato turismo regione Veneto H-Benchmark Federalberghi Veneto indicano una previsione media di occupazione in crescita in tutti i comprensori regionali tra il 6 e l’8 dicembre, superando le percentuali registrate nello stesso periodo del 2024.

A guidare la classifica per tasso di occupazione sono le Terme, che registrano una media del 72% e un picco del 79% previsto per il sabato. Questa performance segna un incremento complessivo del +3% rispetto al 2024.

Montagna e Città d’Arte trainano la crescita

Se le Terme primeggiano nell’occupazione assoluta, i maggiori incrementi sull’anno precedente sono registrati da montagna e città d’arte.

Gli alberghi montani, con una media di occupazione del 66,7% (e un picco del 78% sabato 6 dicembre), mostrano una crescita significativa del +8% rispetto al 2024. Le città d’arte si posizionano subito dietro, con un tasso di occupazione del 67,1% (picco del 78,5% sempre sabato 6 dicembre), evidenziando un miglioramento del +5%.

Anche se gran parte delle strutture sono chiuse per la stagione invernale, anche mare e lago registrano un certo movimento, con un aumento rispettivamente del +3% e del +1% sul 2024. Nello specifico, il mare (con circa il 15% degli alberghi aperti) raggiunge una previsione del 55%, mentre il lago (con circa il 20% delle strutture prenotabili) sfiora una media del 41%.

I commenti di Federalberghi Veneto

“I dati previsionali che abbiamo raccolto fanno certamente ben sperare”, commenta il presidente di Federalberghi Veneto, Massimiliano Schiavon. Schiavon sottolinea che la montagna, “favorita dalle nevicate che hanno imbiancato le nostre località nelle ultime settimane e dal fermento generato dalle Olimpiadi”, chiude l’anno da destinazione trainante. Terme e città d’arte, invece, “evidenziano un miglioramento rispetto alle prestazioni fatte registrare nel corso dell’anno”.

Secondo Schiavon, le percentuali attuali, superiori a quelle del 2024 in tutti i comprensori, sono la testimonianza di come, anche nel periodo freddo, “il Veneto marittimo e lacustre possa essere attrattivo. Sicuramente uno spunto su cui dovremo ragionare assieme alla politica”.

Il presidente ha infine rivolto un plauso all’operato della ricettività veneta. Pur riconoscendo che la concomitanza dell’8 dicembre di lunedì abbia influenzato positivamente i dati, ha evidenziato che “il sentiment qualitativo della clientela che abbiamo a disposizione è in aumento di quasi un punto percentuale sullo scorso anno, sia sulla ricettività che su locali e ristoranti”. Questo significa che “il sistema Veneto sta lavorando bene e i turisti lo percepiscono, premiando le nostre mete in ogni comprensorio”. Schiavon conclude che, sebbene questo sia di buon auspicio in vista delle Olimpiadi, la priorità deve rimanere quella di concretizzare approcci di sostenibilità integrata, attraverso welfare e l’impiego delle nuove tecnologie digitali, per elevare l’offerta ricettiva anche dopo Milano-Cortina.