
“Toni più bassi sul Ponte dopo il pronunciamento della Corte dei conti? Perché lo voglio fare, non mi interessano gli scontri”. Così il vicepremier Matteo Salvini, ospite di Rai 1 Radio Anch’io, parlando del Ponte di Messina.
“Il ponte unisce 5 milioni di italiani all’Italia”, ha poi detto il ministro delle Infrastrutture. Il Ponte, aveva spiegato Salvini all’indomani della ‘bocciatura’ della Corte dei Conti, comunque si farà. “La maggioranza è compatta.
Andiamo avanti con il progetto e siamo convinti che, dopo 160 anni, i cantieri partiranno”, le parole dopo il no al visto di legittimità alla delibera del Cipess sull’opera. “Abbiamo appena concluso una riunione con Meloni e Tajani, che mi hanno dato mandato di proseguire lungo il percorso che vi ho appena illustrato.
Ci tengo a dire ai siciliani e ai calabresi, ma anche a tutti gli italiani, che andiamo avanti. Ci viene richiesto un supplemento di produzione e di documentazione: lo faremo. Abbiamo aspettato un secolo, aspetteremo un secolo e due mesi”. Salvini si è detto “assolutamente tranquillo e determinato”. “Abbiamo già calendarizzato i prossimi passi – spiega – al primo Consiglio dei ministri, nei prossimi giorni informerò i colleghi su come intendiamo procedere.
L’obiettivo è mettere in sicurezza i fondi necessari per quest’opera, che siamo decisi a portare avanti. Attendiamo con la massima serenità i rilievi della Corte dei Conti, ai quali siamo convinti di poter rispondere punto per punto”.
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