Poste venete, troppe criticità. Montanariello (Pd): “La presenza e l’efficienza del servizio siano una priorità” Depositata interrogazione

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poste italiane chiudono 67 uffici in veneto montanariello

Chiusure temporanee, riduzioni di orario, poco personale: non c’è pace per le poste venete, e a pagarne le conseguenze sono gli utenti, cittadini, imprese e amministrazioni locali, soprattutto nei territori più fragili; per questo il consigliere regionale del Pd Jonatan Montanariello, che già in passato aveva portato all’attenzione il problema, ha annunciato il deposito di una interrogazione a risposta immediata rivolta al Presidente della Giunta regionale sul tema dei disservizi e delle carenze di organico negli uffici postali del Veneto: “La situazione degli uffici postali in Veneto – dichiara Montanariello – continua a essere critica e non più rinviabile. Per questo, ho ritenuto necessario un atto immediato che chiami la Regione alle proprie responsabilità. Auspico – aggiunge – che la battaglia sulla presenza e sull’efficienza degli uffici postali sia una priorità sin dall’inizio di questa XII Legislatura”.

Jonatan Montanariello (consigliere PD regione Veneto) consorzio Ipab rinnovi
Jonatan Montanariello (consigliere PD regione Veneto)

L’esponente pd ha ribadito di considerare il servizio postale un presidio essenziale di prossimità, soprattutto per anziani e persone che vivono in aree periferiche e che pertanto non possa essere lasciato alla logica delle emergenze o delle chiusure improvvise. “L’interrogazione – sottolinea infatti – nasce anche dalle sollecitazioni dei Sindaci, dei sindacati e delle associazioni che stanno denunciando con forza una situazione ormai insostenibile, come avvenuto recentemente in Riviera del Brenta. È necessario che la Regione intervenga in maniera incisiva nei confronti di Poste Italiane”.

Una questione sulla quale Montanariello non intende “mollare”: “Continuerò questa battaglia con determinazione al fine di garantire uffici postali funzionanti e accessibili. È necessario difendere diritti fondamentali e servizi pubblici indispensabili per le nostre comunità. Su questo tema non farò passi indietro”.