Povertà in aumento a Vicenza: lo conferma il Bilancio Sociale 2024 della Caritas, che però racconta anche di impegno, solidarietà e speranza

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La presentazione del Bilancio Sociale 2024 della Caritas Diocesana Vicentina

Siamo sempre più poveri: non è una sensazione o una lamentela, ma un dato che trova sempre più conferme, tra cui i numeri del Bilancio Sociale 2024 della Caritas Diocesana Vicentina, presentato questa mattina, 1 luglio 2025, al Centro Diocesano Mons. A. Onisto. Un documento che testimonia la crescita di emergenze sociali e umanitarie sempre più complesse, ma che racconta anche di impegno, solidarietà e speranza.

Tra i numeri più indicativi della situazione, quelli dell’Emporio Solidale di Parco Città, che a Vicenza nel 2024 ha distribuito alimenti e beni di prima necessità a 831 persone, segnando un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. La stessa logica si riflette nelle ospitalità di Casa San Martino, che nel capoluogo ha accolto 252 persone senza dimora, in crescita del 6% rispetto al 2023.

Il direttore di Caritas Vicentina, don Enrico Pajarin, sottolinea come i dati evidenzino che la povertà non è più solo materiale, ma multifattoriale: “Sempre più famiglie sono interessate da povertà educativa, lavorativa e relazionale. La marginalità riguarda non solo l’aspetto economico, ma anche la qualità delle relazioni e la possibilità di un futuro dignitoso”. Don Pajarin evidenzia inoltre un preoccupante aumento della povertà cronica, che si trasmette di generazione in generazione, e che si manifesta con situazioni di difficoltà protratte nel tempo.

L’emergenza abitativa resta uno dei punti più critici e riguarda anche persone che lavorano regolarmente ma che nonostante questo non riescono a far fronte alle spese di affitto e alle bollette. La mancanza di un tetto rappresenta un problema che colpisce soprattutto le persone straniere, spesso prive di una rete di sostegno e di accesso a soluzioni abitative adeguate. La crescente richiesta di aiuto si traduce in un aumento delle persone che si rivolgono a Caritas per trovare un alloggio temporaneo o stabile. In questo quadro, il servizio di Social Housing, che comprende strutture come Casa Beato Claudio Granzotto, Casa S. Giorgio, Casa Madre della Misericordia e 14 appartamenti di prima autonomia, ha ospitato 149 persone nel 2024, un numero che testimonia l’urgenza di interventi strutturali e di politiche pubbliche efficaci.

Le attività di assistenza non si fermano all’abitazione. Casa Santa Lucia, struttura diurna aperta a Vicenza, ha incontrato 510 persone, offrendo 40.134 pasti e servizi di doccia e lavanderia, con aumenti considerevoli rispetto all’anno precedente (+8.000 pasti, +729 accessi alle docce). Il servizio Donna e Famiglia ha assistito 412 persone, di cui il 23% italiane, mentre il servizio Rom e Sinti ha coinvolto 167 nuclei familiari, evidenziando come le marginalità abbiano molteplici sfaccettature e richiedano risposte diversificate.

L’approccio di Caritas si rivolge anche alle fasce più vulnerabili della popolazione, come gli anziani, con un servizio dedicato che ha incontrato 55 persone, offrendo progetti di assistenza domiciliare e orientamento sociale. La tutela del lavoro e l’integrazione socio-lavorativa rappresentano un altro fronte cruciale. Il servizio Tirocini e Lavoro ha incontrato 287 persone, gestendo 68 tirocini, di cui 57 sono sfociati in contratti di assunzione.

L’assistenza alle persone in grave difficoltà economica si realizza anche attraverso il progetto S.T.R.A.D.E., che con 14 punti di ascolto ha incontrato 539 persone, offrendo prestiti etico-sociali, affitti sociali, sostegni di vicinanza e servizi di consulenza, anche in collaborazione con enti come AGSM-AIM e la Fondazione anti-usura Tovini. La lotta alla povertà si estende anche alla salute mentale, con 72 persone coinvolte nei servizi di sostegno psicologico e gruppi di auto mutuo aiuto come Davide e Golia, che nel 2024 hanno assistito 129 persone, un incremento del 29% rispetto all’anno precedente.

Un altro settore di intervento riguarda le persone detenute, ex detenute o in esecuzione penale esterna. Il progetto Esodo ha accompagnato 63 persone, con 148 interventi di ascolto e supporto in carcere, mentre il servizio di consulenza legale ha incontrato 109 soggetti. La collaborazione con i servizi penitenziari e le iniziative di inclusione socio-lavorativa sono strumenti fondamentali per favorire un percorso di reintegrazione sociale e lavorativa.

Sul fronte internazionale, la Caritas Diocesana Vicentina si impegna anche in progetti di accoglienza e cooperazione. Nel 2024, il servizio di Accoglienza ha accolto 51 richiedenti protezione internazionale, mentre l’area emergenze umanitarie ha promosso raccolte fondi per crisi in Ucraina, Terra Santa, Turchia, Siria, e in altre zone colpite da calamità naturali come alluvioni e terremoti. Grazie a 308 donatori, sono stati raccolti complessivamente 181.132 euro, destinati a interventi di emergenza e sviluppo in contesti di crisi.

Il quadro che emerge è dunque complesso: la crescita della povertà estrema, la difficoltà di accesso all’abitare, le fragilità legate alla salute mentale e all’emarginazione sociale sono sfide che richiedono risposte sempre più articolate e coordinate. Per questo il lavoro della Caritas Diocesana Vicentina continua a essere un pilastro fondamentale per la comunità, un esempio di come la solidarietà possa tradursi in azioni tangibili di aiuto, ascolto e inclusione. La sfida per il futuro resta quella di rafforzare queste reti, promuovere politiche sociali efficaci e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità delle emergenze sociali, affinché nessuno rimanga indietro.