
Si è svolta la mattina di sabato 8 novembre la cerimonia di premiazione della settima edizione del premio letterario intitolato all’avvocato Michele Benetazzo. L’evento è stato promosso dal Consorzio di Pro Loco “Astico-Brenta” con la collaborazione dell’U.N.P.L.I, del Comitato Regionale U.N.P.L.I Veneto e di U.N.P.L.I Vicenza.
Lo splendido salone al piano terra di Villa Negri Mascotto ad Ancignano di Sandrigo ha accolto il pubblico delle grandi occasioni per l’atto conclusivo del concorso. Questa edizione ha visto la partecipazione di quasi 270 racconti arrivati da tutta Italia e anche dall’estero.
A condurre la cerimonia è stata la simpatica e spigliata presentatrice Wendy Muraro. Lei ha dettato i tempi con il giusto ritmo coordinando gli interventi dei numerosi rappresentanti dei diversi enti che hanno patrocinato e sostenuto economicamente la kermesse.
Hanno parlato il presidente del Consorzio Pro Loco Astico Brenta Maurizio Cavaliere, il sindaco di Sandrigo Marica Rigon, il Presidente del Consiglio della Regione Veneto Roberto Ciambetti, il Vice-Presidente regionale UNPLI Veneto Davide Praloran e il Presidente provinciale dell’Unpli Vicenza e della Pro Loco di Sandrigo, Antonio Chemello.
Tutti hanno espresso il piacere di prendere parte ad un evento che rende omaggio ad un protagonista insostituibile della cultura e del volontariato come l’avvocato Michele Benetazzo. Egli per tutta la sua vita si è impegnato nel mondo dell’associazionismo e il cui nome è noto ben oltre i confini della sua amata terra sandricense.
Tra i presenti anche diversi Sindaci dei Comuni appartenenti al Consorzio Pro Loco Astico Brenta, oltre ai rappresentanti degli sponsor che hanno supportato economicamente il concorso.
Dopo la fase dei saluti, una canzone del musicista Claudio Frigo dal titolo “Le cose che non cambiano”, proprio lo stesso tema dei racconti del concorso letterario, ha accompagnato il passaggio al momento più atteso della cerimonia, cioè la premiazione dei primi tre classificati.
Ad introdurre le premiazioni, il giornalista e co-direttore del Giornale di Vicenza Luca Ancetti, presidente della giuria del premio. Una giuria, ha ricordato Ancetti, che ha avuto un bel po’ da lavorare e anche da discutere, dovendo scegliere i venti finalisti e i tre vincitori tra tantissimi racconti di qualità.
È stato un bene dunque che quest’anno ci fosse un giurato in più: oltre agli “storici” Maria Luigia Michelazzo, Giandomenico Cortese, Giordano Dellai e Secondo Pillan, e ad Aldo Zordan, alla sua seconda esperienza, si è aggiunta anche la giornalista del Giornale di Vicenza Nicoletta Martelletto.
I tre racconti vincitori sono stati letti con trasporto e grande efficacia dall’attrice Anna Branciforti con il sottofondo musicale della chitarra di Claudio Frigo. Al terzo posto si è classificato Samuele Cerquetti di Corridonia (MC) – che per un imprevisto non era presente alla cerimonia – con lo struggente racconto “Ti cerco nel cielo”.
Al secondo posto Stefano Bisani di Trieste con il dolcemente nostalgico “La voglia speziata” e al primo posto Andrea Cremonesi di Carugate (MI) con l’intenso e crepuscolare “Storie che non lavano via”. Bisani e Cremonesi, entrambi presenti, hanno accolto con gioia e sorpresa il risultato, conquistati, e anche un po’ commossi, dall’effetto coinvolgente della lettura di Anna Branciforti.
“Non abbiamo rispettato le quote rosa” ha detto scherzando Luca Ancetti, il quale poi si è soffermato sulla giovane età dei vincitori e sul fatto che tutti e tre i racconti sono velati di malinconia. Questi esprimono il concetto che in realtà spesso le cose non cambiano, ma a cambiare è la prospettiva, il punto di vista di chi le vive.
La cerimonia si è conclusa col ringraziamento a tutti i partecipanti, gli organizzatori e gli sponsor e con la distribuzione dell’Antologia del concorso contenente i venti racconti migliori, tra cui i tre sul podio. L’antologia è stata donata ai finalisti presenti e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del premio. Commovente il saluto di Cinzia, la figlia dell’avvocato Michele Benetazzo, che ha ricordato l’amore del padre per il bello scrivere, aggiungendo che quindi sicuramente avrebbe apprezzato l’idea del premio letterario.
Dopo tanti sorrisi e le fotografie di rito, tutti gli ospiti si sono portati sul porticato della villa dove è stato proposto un graditissimo rinfresco offerto dal Consorzio.




































