Pres. Angonese: “no a occupazione per cantiere Tav Vicenza di terreni Ipab da cedere per nuova RSA, sì a nostra altra area meno fondamentale”

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Giovedì 28 marzo, alle ore 9.00, ad Altavilla Vicentina, in un’area delimitata tra Via Olmo (S.R. 11 – Padana Superiore), Via Palazzetto, e Via Ceregata, vicino all’insediamento noto come “Bricoman”, rappresentanti di Iricav 2 hanno avviato una procedura denominata “Ammissione in possesso” riguardante terreni di proprietà dell’IPAB (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza) di Vicenza, ma destinati al cantiere dell’Alta velocità.

Dopo il “verbale di consistenza”, effettuato dai preposto alla procedura di “Ammissione in possesso”, Ermanno Angonese, presidente dell’IPAB di Vicenza, ha ufficializzato ai media (e nel verbale sottoscritto, riportato in fondo*) un’opposizione formale e dimostrativa sul terreno oggetto di disputa (in copertina il video con le dichiarazioni di Ermanno Angonese realizzato dall’ufficio stampa Ipab Vicenza riprendendo l’intervista della collega Elisa Santucci per TviWeb, ndr)

. La sua presenza voleva ribadire la contrarietà dell’ente a un atto considerato di “occupazione temporanea e d’urgenza” che, secondo Angonese, arrecherebbe un danno milionario all’IPAB. Le motivazioni di questa opposizione non sono rivolte all’opera dell’alta velocità in sé, ma specificatamente al metodo di approccio e alla scelta dell’area di cantiere da parte di Iricav 2.

Angonese ha sottolineato come l’area attualmente presa in possesso, oltre ad essere destinata a un progetto di alienazione per fini commerciali, direzionali e artigianali, avrebbe potuto contribuire significativamente alle casse dell’ente attraverso la sua vendita. Tale vendita sarebbe stata fondamentale per la realizzazione di una nuova struttura per anziani, necessità impellente vista la capacità attualmente al limite con 541 ospiti e un bilancio appena equilibrato post-pandemia.

La proposta alternativa avanzata dall’IPAB, rigettata o ignorata da Iricav 2, riguardava un’area di dimensioni simili o superiori, situata a breve distanza dalla prima e non cruciale per i progetti dell’ente. Questa soluzione avrebbe permesso di preservare l’area pregiata senza incidere negativamente sui progetti sociali dell’IPAB e senza ostacolare i lavori per l’alta velocità.

La decisione di procedere, comunque, all’occupazione dell’area pregiata ha sollevato questioni più ampie sull’approccio alle grandi opere in Italia, sul rispetto dei diritti dei proprietari terrieri e sulla ricerca di soluzioni condivise che evitino danni economici significativi agli enti locali.

Con un gesto simbolico e plateale, Angonese ha cercato di attirare l’attenzione delle autorità a tutti i livelli, da quello locale fno al regionale e al nazionale, per intervenire sulla situazione e considerare seriamente l’offerta alternativa proposta dall’IPAB. L’obiettivo è trovare una soluzione che rispetti le esigenze di tutti i soggetti coinvolti, valorizzando al meglio le risorse territoriali senza pregiudicare i progetti di valore sociale e comunitario.

*Verbalizzazione posizione Ipab Vicenza

Non si accettano le indennità provvisorie proposte e si chiede la rideterminazione delle stesse in funzione della reale destinazione urbanistica. Si richiamano interamente tutte le osservazioni inviate in precedenza con le quali si chiedeva lo spostamento dell’occupazione su altro sito. Si fa presente che la notifica del decreto di occupazione è pervenuta soltanto in data 26.03.2024 quindi 2 giorni prima della data odierna e non sette.

In conclusione il presidente Angonese ha aggiunto la frase che Ipab di Vicenza si riserva di fare opposizione