
Prende il via oggi, mercoledì 9 dicembre 2025, un ciclo di incontri pubblici dedicati al Progetto Hyginus, un modello assistenziale integrato che mira a rafforzare il servizio a domicilio per i pazienti con patologie croniche nell’Altopiano di Asiago. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra la cooperativa sociale Insieme Si Può e l’ULSS 7 Pedemontana.
Gli incontri, a ingresso libero, avranno l’obiettivo di illustrare in dettaglio i servizi di cure domiciliari attivi nel territorio, specificando come è possibile attivarli, chi può farne richiesta, quali sono i benefici per i pazienti e le opportunità di volontariato per la comunità.
Le tappe del Progetto Hyginus nell’Altopiano
Il ciclo di presentazioni si articola in tre serate, tutte con inizio alle ore 18:00:
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9 dicembre (mercoledì): Roana, presso la sala consiliare.
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10 dicembre (giovedì): Enego, presso la sala del consiglio.
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11 dicembre (venerdì): Asiago, presso la sala della comunità montana. L’evento di chiusura vedrà la partecipazione del dottor Eddi Frezza, direttore Servizi Socio Sanitari ULSS 7.
Durante gli appuntamenti, verrà dato spazio anche alle modalità per partecipare alla Rete di Vicinato Solidale nell’Altopiano dei Sette Comuni, composta da cittadini che scelgono di dedicare parte del loro tempo a chi vive una situazione di fragilità.
“Il progetto Hyginus, recentemente insignito del premio nazionale ‘Prospettiva Salute’, è un modello assistenziale integrato che vede la cooperativa sociale Insieme Si Può operare nell’Altopiano dei Sette Comuni, in collaborazione con l’ULSS 7 Pedemontana,” spiega Carlo Donadel, vicepresidente cooperativa Insieme Si Può.
Il direttore generale dell’ULSS 7 Pedemontana, Carlo Bramezza, ha sottolineato l’importanza del progetto: “Non possiamo che accogliere con favore questo progetto, così come ogni iniziativa volta a favorire la diagnosi e presa in carico precoce che sappiamo avere spesso un’importanza decisiva ai fini di rallentare l’evoluzione della malattia e quindi per la qualità di vita non solo dei pazienti ma anche dei loro familiari”.





































