Prosegue l’offensiva israeliana a Gaza, 83 morti. Oms “Gli ospedali sono sull’orlo del collasso”

7

ROMA (ITALPRESS) – L’esercito israeliano ha ucciso 83 palestinesi in tutta la Striscia di Gaza, tra cui 61 persone a Gaza City, dove martedì è iniziata l’offensiva di terra. Lo riferisce l’emittente del Qatar Al-Jazeera. In un attacco vicino all’ospedale Al-Shifa, almeno 13 persone sono state uccise. L’Euro-Med Human Rights Monitor ha affermato che l’esercito israeliano ha intensificato l’uso di veicoli blindati con trappole esplosive per demolire i quartieri residenziali nella città di Gaza.

IDF “DISTRUTTO DEPOSITO ESPLOSIVI DI HAMAS A GAZA CITY”

Prosegue per il terzo giorno l’operazione di terra delle Forze di difesa israeliane (Idf) a Gaza City, nell’ambito della campagna Carri di Gedeone 2. Le Divisioni 162 e 98 delle Idf hanno distrutto infrastrutture delle organizzazioni terroristiche nella Striscia ed eliminato numerosi miliziani, riferiscono le Idf nell’ultimo resoconto. Ieri, velivoli dell’Aeronautica militare hanno attaccato nella zona della città di Gaza City un deposito di armi dell’organizzazione terroristica di Hamas, dove erano immagazzinati ordigni destinati all’uso contro i militari che operano nell’area. Prima dell’attacco, sono state adottate misure per ridurre al minimo la possibilità di danni ai civili, inclusi l’uso di armamenti di precisione, osservazioni aeree e ulteriori informazioni di intelligence, precisano le Idf.

L’esercito israeliano continua a essere impegnato anche a Khan Younis e a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove nelle ultime 24 ore sono stati eliminati miliziani e distrutte decine di infrastrutture militari, tra cui postazioni di osservazione e tunnel.

OMS “A GAZA OSPEDALI SONO SULL’ORLO DEL COLLASSO”

Gli ospedali nella Striscia di Gaza, “già sovraffollati, sono sull’orlo del collasso, mentre la crescente violenza blocca l’accesso e impedisce all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di consegnare aiuti salvavita”. Lo scrive su X il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che chiede “la fine immediata di queste condizioni disumane. Chiediamo un cessate il fuoco”. “L’incursione militare e gli ordini di evacuazione nel nord di Gaza stanno causando nuove ondate di sfollamenti, costringendo famiglie traumatizzate a rifugiarsi in un’area sempre più ridotta e inadatta alla dignità umana”, aggiunge il numero uno dell’Oms, affermando che “i feriti e le persone con disabilità non possono mettersi in salvo, il che mette le loro vite in grave pericolo”.

ONU “DONNE PARTORISCONO PER STRADA A GAZA”

L’offensiva israeliana a Gaza costringe le donne a partorire per strada, senza ospedali, medici o acqua pulita”. Lo ha dichiarato il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric in una conferenza stampa, citando il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa). “L’Unfpa afferma che 23.000 donne sono prive di cure e circa 15 bambini nascono ogni settimana senza assistenza medica”, ha aggiunto. Dujarric ha sollecitato l’immediata protezione dei civili, affermando che la situazione sul campo “sta peggiorando di ora in ora” e ha sottolineato che “l’emissione di ordini di sfollamento non esonera le parti in conflitto dalle loro responsabilità di proteggere i civili nella conduzione delle ostilità”.

“Migliaia di persone continuano a fuggire, nel mezzo di ostilità attive. Le strade, come potete ben immaginare, sono congestionate. La gente ha fame e i bambini sono traumatizzati”, ha detto. Dujarric ha riferito che quasi 40.000 persone sono state sfollate verso sud tra lunedì e martedì, con circa 200.000 spostamenti registrati da metà agosto. “I partner hanno allestito tre punti di supporto nelle aree che accolgono gli sfollati nel sud di Gaza per assistere i bambini separati, orfani e feriti”, ha aggiunto.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).