
Anche quest’anno la città ha risposto con entusiasmo alla campagna nazionale “Puliamo il Mondo”, promossa da Legambiente e giunta alla sua 33ª edizione. L’iniziativa vicentina, organizzata da Legambiente Vicenza, ha coinvolto una trentina di volontari che hanno dedicato la mattinata alla pulizia di un tratto dell’argine del Bacchiglione compreso tra viale Diaz e viale D’Alviano.

In poche ore sono stati raccolti circa 15 sacchi di rifiuti indifferenziati, ai quali si sono aggiunti tre sacchi di plastica e vetro prontamente recuperati da AIM. Le squadre si sono divise per coprire diverse aree, spostandosi anche verso la passerella, la ciclabile di viale Trento e parte di viale Ferrarin. Dal fiume, i volontari del Canoa Club Vicenza hanno recuperato oggetti ingombranti come un copertone, pezzi di rete e un paletto stradale.

«Grazie all’aiuto dei nostri volontari siamo riusciti a rendere nuovamente fruibile questo tratto di argine», ha dichiarato Valentina Dovigo, presidente di Legambiente Vicenza. «Non è solo un gesto di pulizia, ma parte di una visione più ampia: vogliamo riportare l’attenzione pubblica su questo pezzo di città spesso dimenticato, e proporre all’amministrazione un progetto di mobilità dolce lungo il Bacchiglione che lo renda accessibile e sicuro».

Soddisfazione anche da parte del Canoa Club Vicenza, che ha aderito all’iniziativa per la seconda volta dopo l’esperienza del 2020. «Dal fiume abbiamo recuperato diversi rifiuti che deturpavano l’ambiente», ha raccontato il portavoce Claudio Cecconi.
A sottolineare l’importanza della riqualificazione dei fiumi è intervenuto anche il consigliere comunale Elia Pizzolato: «Ripensare i fiumi e gli argini come spazi centrali delle città è un processo che molte realtà europee stanno portando avanti. Anche Vicenza deve seguire questa strada: per troppo tempo i corsi d’acqua sono stati usati come scarichi, ora devono tornare a essere protagonisti della vita urbana».
L’edizione 2025 di “Puliamo il Mondo” a Vicenza non si è quindi limitata a un’azione ecologica, ma ha voluto lanciare un messaggio forte: il Bacchiglione non è solo un fiume da preservare, ma una risorsa da vivere e valorizzare attraverso la partecipazione civica e progetti di lungo respiro.