
Se vivete in un condominio probabilmente avrete già iniziato a fare i conti con le spese comuni. Quando si ha un’abitazione in un palazzo non va infatti dimenticato che ci sono alcuni spazi comuni che devono essere in qualche modo gestiti. Un esempio è l’ascensore, la cui manutenzione deve essere effettuata con regolarità. Oppure il giardino condominiale, qualora sia presente, che non può essere lasciato nell’incuria generale.
Tra gli elementi che generano più dubbi e discussioni c’è la pulizia condominiale. Molti si chiedono se sia obbligatorio affidarsi a un’azienda esterna o se ci sia un modo per organizzare le pulizie in maniera più autonoma. In questo articolo vogliamo darvi tutte le risposte che potrebbero esservi di aiuto.
Chi può occuparsi delle pulizie condominiali?
Iniziamo subito rispondendo a uno dei dubbi più diffusi: le pulizie condominiali non devono essere obbligatoriamente affidate a un’azienda terza. Devono essere necessariamente svolte, per motivi di igiene e anche per questioni di sicurezza, e rientrano in ciò che si può definire “spesa condominiale ordinaria”. La suddivisione degli aspetti economici dipende dal singolo condominio, ma di solito si procede con la classica divisione sulla base delle tabelle millesimali.
All’interno del condominio bisogna decidere chi se ne deve occupare. Le alternative sono essenzialmente tre: affidarsi a una ditta esterna, lasciare che se ne occupi il portiere o il custode, assegnare il lavoro a uno dei condomini che si propone come volontario.
Bisogna fare molta attenzione perché ognuna di queste opzioni precede specifici aspetti burocratici.
Quale soluzione scegliere?
Tra le soluzioni più diffuse c’è quella di affidarsi a un’impresa di pulizie. L’amministratore del condominio decide a quale azienda affidarsi, sulla base di quelli che sono i preventivi che le varie attività che operano nel settore possono aver proposto. Dal punto di vista legale è una alternativa decisamente molto comoda: l’impresa di pulizia si occupa di ogni aspetto, tra cui la copertura assicurativa.
Nel paragrafo precedente abbiamo parlato della possibilità che le pulizie siano affidate al portiere. I condomini che hanno già un portiere regolarmente assunto potrebbero proporgli di occuparsi anche di questo servizio, rimodulando ovviamente il contratto affinché la pulizia rientri tra le sue mansioni.
Infine c’è la terza opzione: assegnare il lavoro a uno dei condomini. Per molti non è la scelta migliore, anche perché vanno gestiti alcuni aspetti legali, come ad esempio la copertura assicurativa. Inoltre trattandosi di lavoro retribuito vanno presi in esame anche gli aspetti fiscali.
Il nostro consiglio è quello di valutare quale di queste soluzioni sia la più adatta anche in base alla grandezza del condominio. La pulizia di un piccolo edificio con pochi appartamenti potrebbe essere gestita internamente, mentre per palazzi più grandi è conveniente assegnare il lavoro a una ditta esterna.
Tenere in ordine le aree comuni
Il nostro consiglio, a prescindere da quale scelta prenderete voi e gli altri condomini, è quello di mettere in campo tutto ciò che può essere utile per tenere in ordine le aree comuni. Una buona idea è quella di acquistare vari modelli di bidoni spazzatura e pattumiere per differenziata su UfficioDiscount.it, in modo tale che ognuno possa conferire l’immondizia nel contenitore corretto. Questi modelli sono molto belli da vedere, con linee di design innovative che li rendono degli elementi perfetti per chi vuole offrire un’immagine il più possibile ordinata dell’ingresso del condominio.