
PALERMO (ITALPRESS) – Garantire condizioni di massima trasparenza e prevenire ogni rischio di corruzione e di infiltrazione di interessi illeciti e mafiosi nella progettazione e nella realizzazione dell’ospedale pediatrico di eccellenza e del nuovo policlinico a Palermo, nella ristrutturazione del presidio ospedaliero “Ingrassia” nel capoluogo siciliano e di quello di Corleone.
Questo l’obiettivo dei protocolli di legalità firmati, a Palazzo d’Orléans, a Palermo, tra il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, e il prefetto di Palermo, Massimo Mariani, assieme ai rappresentanti dei sindacati di categoria, Piero Ceraulo della Fillea Cgil, Paolo D’Anca della Filca Cisl, e Salvatore Puleo della Feneal Uil.
“Estendiamo anche a queste importanti opere – ha detto il presidente Schifani – il modello già applicato per la progettazione e la realizzazione del nuovo polo onco-ematologico di Palermo e per i termovalorizzatori. Legalità, lotta alla corruzione e agli interessi illeciti sono il presupposto su cui non transigiamo. Si tratta di investimenti per centinaia di milioni di euro su cui teniamo alta la guardia fissando regole estremamente rigide e puntuali che le imprese dovranno seguire, pena sanzioni e anche la risoluzione dei contratti, nel caso di violazioni più gravi. Continuiamo a potenziare la collaborazione istituzionale con le prefetture e le forze dell’ordine per garantire ai siciliani l’impermeabilità a ogni tipo di infiltrazione e vigileremo affinché queste necessarie strutture sanitarie vengano realizzate senza alcuna ombra”.
Il protocollo di legalità verrà pubblicato assieme al bando di gara, diventandone parte integrante così come lo sarà nei contratti stipulati con l’affidatario e gli eventuali subcontraenti.
L’intesa prevede l’attivazione di processi di monitoraggio e vigilanza in ogni fase della procedura, dall’affidamento dei lavori sino alla realizzazione delle strutture: costituzione di una banca dati, compilazione del “settimanale di cantiere”, prevenzione antimafia attraverso l’utilizzo della banca dati nazionale, adempimenti per prevenire fenomeni di corruzione e infiltrazioni illecite, tracciamento dei flussi di manodopera, verifica delle procedure di esproprio. Il protocollo definisce anche le sanzioni da applicare in caso di mancato rispetto degli adempimenti previsti.
“Il numero delle aggressioni a Palermo nei confronti del personale sanitario ha subito un significativo aumento, sono cresciuti gli atti di violenza nei pronto soccorso e negli ospedali come verso chi lavora sui mezzi del 118 – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -. Questo fenomeno è purtroppo il termometro di una società in grave sofferenza. Non si tratta più di un disagio episodico, ma sistemico per la frequenza con cui si verifica e che non può essere sottovalutato dalle istituzioni. Si rende necessario individuare misure sinergiche per arginare e prevenirne l’impatto sociale”.
“Con questo protocollo – aggiunge l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni – rispondiamo alla crescente domanda di sicurezza da parte del personale sanitario e dei pazienti. La Regione, attraverso l’assessorato, si impegna a garantire il supporto tecnico necessario per la ricezione delle richieste di intervento e ad attivare un processo di monitoraggio”.
Secondo il protocollo, che ha durata quinquennale, le parti si impegnano a promuovere la sicurezza del personale sanitario nelle strutture pubbliche regionali e nell’ambito del servizio 118 mediante la promozione di campagne istituzionali di comunicazione, la mappatura delle aree e degli orari più critici in termini di aggressioni, la programmazione di interventi di formazione per il personale e l’installazione, nei punti di erogazione dei servizi sanitari e sui mezzi di soccorso, di apparati di allarme Panic Button che permettano di generare una specifica richiesta di soccorso al 112, riportando i dati identificativi del mezzo o del luogo da cui proviene la chiamata e la sua geolocalizzazione.
Previsto anche un ‘tavolo di monitoraggio’ permanente istituito e coordinato dalla Prefettura di Palermo composto da referenti nominati dall’assessorato della Salute, dal numero di emergenza 112, dall’Asp di Palermo e dagli ospedali Villa Sofia – Cervello, P. Giaccone e Civico, dalla Seus Sicilia 118 e dai referenti di questura, carabinieri, guardia di finanza e polizia di Palermo, con compiti di indirizzo, monitoraggio, confronto e proposta sul tema della sicurezza del personale.
Firmato anche un protocollo fra la Regione, sempre attraverso l’assessorato della Salute, il Comune di Palermo e l’Amat per garantire la sicurezza sui mezzi del trasporto pubblico locale in città. L’intesa prevede campagne di sensibilizzazione, e fra le altre cose, anche l’installazione del Panic Button sui mezzi, attivabile dal conducente in caso di emergenza.
– Foto Ufficio stampa Regione Siciliana –
(ITALPRESS)