
A pochi giorni dal voto per le elezioni regionali in programma il 23 e 24 novembre, si intensifica lo scontro tra i due candidati principali.
Giovanni Manildo (Centrosinistra) attacca duramente il Centrodestra sulla questione Autonomia, accusando la Lega di “propaganda” e di non aver portato risultati concreti in otto anni.
Alberto Stefani (Centrodestra), invece, si concentra sul tema della Sicurezza, presentando un piano regionale denominato “Veneto sicuro” che mira a rafforzare la Polizia locale e la dotazione tecnologica contro furti e baby gang.
Manildo: “Autonomia, basta prese in giro a pochi giorni dal voto”

Il candidato presidente del centrosinistra, Giovanni Manildo, ha commentato l’annuncio del centrodestra sull’autonomia regionale, definendolo “l’ennesima operazione di propaganda” e una “miracolosa pre-intesa” che non convince più i veneti.
“Sono passati otto anni dal referendum, quindici anni di governo Zaia, tre anni di governo Meloni: dov’è un solo risultato concreto? Non esiste. È un fallimento totale rispetto a quella che loro stessi hanno definito per anni la madre di tutte le battaglie”, ha tuonato Manildo.
Pur non essendo contrario all’autonomia, il candidato ha sottolineato come i veneti si sentano “delusi e traditi dal fatto che le promesse non si siano mai trasformate in fatti: nessuna maggiore autonomia fiscale, nessun potere gestionale, nessuna responsabilità reale trasferita alla Regione”.
Manildo ha definito l’uscita a ridosso del voto come un “insulto ai veneti” e ha rivelato di non aver ricevuto risposta da Stefani durante un confronto su come finanzierà le promesse elettorali in assenza dei proventi del residuo fiscale e dei pedaggi autostradali.
Sicurezza, Stefani lancia “Veneto sicuro”, un piano regionale contro furti e baby gang

Alberto Stefani, candidato presidente per il centrodestra, ha lanciato il piano regionale “Veneto sicuro”, incentrato su “più prevenzione, più controlli e un territorio a misura di cittadino”. Il piano punta sulla valorizzazione della Polizia locale, sull’innovazione e su nuove dotazioni tecnologiche.
Stefani ha riconosciuto che le Regioni non hanno competenza diretta in materia di sicurezza, ma possono affiancare gli enti locali e le Forze dell’ordine nella “complessa battaglia contro i reati più odiosi e di allarme sociale, come i furti in casa, le rapine e le violenze perpetrate, spesso gratuitamente, dalle cosiddette baby gang“.
Il candidato ha criticato la situazione in cui alcuni piccoli comuni, specie in montagna, hanno una sola unità di Polizia locale. Per questo, Stefani propone di favorire il consorzio di servizi fra municipi e una riorganizzazione del personale.
Nel piano, grande attenzione è data alla tecnologia: sarà creato un fondo speciale per i Comuni delle cinture urbane e di periferia per finanziare opere di rigenerazione urbana e installare dispositivi intelligenti in grado di segnalare e registrare persone e mezzi sospetti, da mettere in rete con le Forze dell’ordine. Affrontato anche il tema della sicurezza sui mezzi di trasporto scolastico, dove la proposta è di garantire una maggiore presenza di adulti, in collaborazione con le associazioni di ausiliari civici e militari, per prevenire bullismo e violenza.
Camani (PD): “Sfido Zaia a confronto pubblico tra capilista”
Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale e capolista a Padova, ha messo in discussione le reali intenzioni del Presidente Zaia, chiedendo trasparenza sul suo futuro politico.
“Assistiamo in queste ore a un nuovo balletto di ipotesi sulla carriera politica del presidente Zaia: Parlamento, Presidenza dell’Eni, sindaco di Venezia. Oggi arriva anche la benedizione di Salvini per le suppletive. Una domanda sorge spontanea: si candida per il bene del Veneto o per assicurarsi il prossimo biglietto per Roma?”, ha dichiarato Camani. Ha poi lanciato una sfida pubblica a Zaia: “Lo sfido a un confronto pubblico, a due, sui temi veri — sanità, lavoro, casa, infrastrutture, giovani, aree interne. Lo facciamo dove vuole, quando vuole, anche domani. Vediamo chi ha un progetto per i prossimi cinque anni e chi, invece, ha già la valigia pronta”. Camani ha ribadito il suo impegno a restare in Veneto per cinque anni, chiedendo a Zaia di fare altrettanto.
Marco Rizzo inaugura il voto disgiunto a Mezzocane

Marco Rizzo, candidato alla presidenza del Veneto per DSP, ha inaugurato la richiesta di voto disgiunto durante un incontro a Mezzocane con il consigliere e candidato Tomas Piccinini.
Rizzo ha affermato che la “sfida autentica è tra chi, come noi, sta dalla parte del popolo e i partiti tradizionali piegati agli ordini di Roma e Bruxelles”. Secondo il leader di DSP, l’unico modo per dare forza alla rappresentanza territoriale e valorizzare un progetto complessivo per il Veneto è comprendere che il voto disgiunto permette di scegliere il consigliere preferito ma di pretendere un presidente di scopo. Lo scopo è “portare il Veneto ad essere finalmente libero e sovrano”.
Vicenza, Claudio Cicero: “Sostengo Jacopo Maltauro”
Claudio Cicero, già candidato sindaco e volto storico del civismo vicentino, annuncia ufficialmente il proprio sostegno a Jacopo Maltauro, candidato di Forza Italia al Consiglio regionale del Veneto.
“Ho deciso di sostenere Jacopo perché riconosco in lui qualità che oggi servono più che mai: competenza, capacità di ascolto e l’energia di chi può dare una prospettiva alla nostra comunità. È un giovane preparato, con esperienza alle spalle e portatore di idee nuove e credibili”, ha dichiarato Cicero, aggiungendo che il progetto di Maltauro lo ha convinto per “freschezza e serietà”.
Maltauro ha ringraziato Cicero, definendo la sua fiducia come “motivo di stimolo e responsabilità”, e ha sottolineato che Vicenza ha bisogno di ritrovare una centralità nell’agenda politica regionale e che il centrodestra ha bisogno di volti nuovi da cui ripartire.
Vajente lancia allarme per le PMI vicentine
Il candidato Edoardo Vajente (Uniti per Manildo Presidente) ha visitato una storica azienda del marmo vicentino con sede a Barbarano Mossano, realtà attiva sin dal 1800.
L’azienda ha raccontato che la sua crisi è stata innescata dal mancato pagamento integrale di una commessa relativa alla realizzazione dei basamenti del Ponte di Calatrava. Il mancato rientro economico, quantificato in circa 8 milioni di euro, ha portato al pignoramento dello stabilimento, al trasferimento in una sede più ridotta e al licenziamento di 41 lavoratori, lasciando oggi in attività solo 4 dipendenti.
Vajente ha espresso grande preoccupazione: “Queste aziende sono la memoria viva delle nostre competenze e della nostra storia. Non possiamo permettere che eccellenze con due secoli di tradizione vengano travolte dall’indifferenza. Preservare le PMI significa proteggere il lavoro, le famiglie e l’identità della provincia di Vicenza”. Il candidato ha chiesto di rafforzare gli strumenti di tutela per le imprese artigiane e manifatturiere, garantendo pagamenti certi e snellendo la burocrazia. “Difendere le nostre imprese significa difendere Vicenza stessa”, ha concluso Vajente, impegnandosi a riportare il tema all’attenzione della comunità.
Elezioni Regionali Veneto 2025: appuntamenti elettorali
Gli appuntamenti in vista del voto si intensificano.
Domani, martedì 18 novembre 2025, alle ore 12.30, a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, si terrà la presentazione dei lavori dell’Osservatorio elettorale del Veneto. Saranno illustrati il funzionamento di Psephos, la piattaforma di elaborazione dei risultati, e le modalità di accreditamento per i giornalisti.
Sempre domani, martedì 18 novembre, a Treviso, alle 13.00, nella sede del Partito Democratico provinciale, il candidato presidente della coalizione di centrosinistra, Giovanni Manildo, illustrerà le linee guida del suo programma in materia di aree interne, montagna, piccoli centri e cinture urbane. Manildo presenterà anche la figura che sarà chiamata, in caso di vittoria, al ruolo di assessore a montagna e aree interne.
La chiusura della campagna elettorale del centrosinistra si terrà mercoledì 19 novembre 2025, alle ore 18.30, a Mestre in piazzetta Coin. Sarà presente Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito Democratico, in sostegno di Giovanni Manildo.







































