
Il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato ieri, con 37 voti favorevoli e 10 contrari, il rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2024. Il progetto di legge, di iniziativa della Giunta, è stato illustrato in aula dalla consigliera Silvia Cestaro (Lega-LV), in qualità di correlatore, e dalla capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani.
Come evidenziato dalla consigliera Cestaro durante la discussione, il rendiconto è lo strumento che permette al Consiglio di valutare l’attività dell’esecutivo nei dodici mesi precedenti, attraverso il conto di bilancio, il conto economico e lo stato patrimoniale. È stata sottolineata la conferma del rispetto dei vincoli di finanza pubblica e l’esito positivo del giudizio di parifica della Corte dei Conti dello scorso 8 luglio. Tra gli elementi chiave, il capitolo dedicato ai progetti di investimento su PNRR e PNC: al 31 dicembre 2024, la spesa complessiva impegnata ammonta a 1.354,6 milioni di euro, con 330,8 milioni già pagati. La Regione del Veneto è stata coinvolta in diverse missioni, tra cui Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo (impegnati 108,9 milioni), Rivoluzione verde e transizione ecologica (248,5 milioni), Infrastrutture per mobilità e sostenibilità (24,7 milioni), Inclusione e Coesione (221 milioni), Salute (741,8 milioni) e REPowerEU (9,3 milioni). La consigliera Cestaro ha evidenziato come la Regione sia “virtuosa sotto tutti gli aspetti”, pur riconoscendo margini di miglioramento su temi come il consumo del suolo, le partecipate e i conti della Pedemontana, confermando che “questa Regione non sta lasciando voragini”.
La capogruppo Vanessa Camani ha offerto un’analisi critica nel corso della correlazione, definendo il consuntivo 2024 il “bilancio conclusivo di una stagione politica”. Pur riconoscendo che “i conti sono in ordine, la finanza pubblica tiene”, Camani ha collegato questo risultato alle “politiche di risparmio e tagli” adottate dal 2015 per recuperare il disavanzo pregresso. Ha evidenziato un risultato di amministrazione positivo per due miliardi di euro e un avanzo di competenza di quasi mezzo milione, ma ha posto l’accento su come questo avvenga “in una fase in cui i bisogni delle persone esplodono anche in questa regione”, con accantonamenti per centinaia di milioni di euro a fronte di temi irrisolti come la sanità, i conti della Superstrada Pedemontana Veneta e la sostenibilità finanziaria delle Olimpiadi Milano-Cortina.
Gli argomenti sollevati da Camani sono stati ripresi anche da altri consiglieri di opposizione. Arturo Lorenzoni (Gruppo misto – Veneto Vale) ha condiviso le perplessità, mentre Chiara Luisetto (Pd) ha sottolineato la “dicotomia” tra l’eccellenza descritta dalla Giunta e il ruolo di “Cassandra” dell’opposizione, chiedendo il rafforzamento del sistema pubblico per ridurre le liste d’attesa. Jonatan Montanariello (Pd) ha posto l’accento sulla “vita reale dei veneti che i conti in ordine non riescono a mostrare”, domandando di “restituire la voce agli ultimi”. La vicepresidente dell’assemblea Francesca Zottis (Pd) ha stigmatizzato l’assenza del presidente Luca Zaia dal dibattito. Anche la capogruppo Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo) ha criticato gli investimenti insufficienti in economia e sanità pubblica. Andrea Zanoni (Europa Verde) ha evidenziato temi come il dissesto idrogeologico nelle zone olimpiche e le criticità ambientali ed economiche legate a opere come la pista da bob e la Pedemontana.
Dal fronte della maggioranza, il consigliere Marzio Favero (Lega-LV) ha appuntato che le spese sanitarie sono influenzate dalla dipendenza della Regione dallo Stato, proponendo il federalismo fiscale come soluzione ai problemi. L’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin ha difeso l’operato della Giunta, sottolineando “la forte riduzione delle liste d’attesa” a fronte di investimenti finanziari e di personale, pur ammettendo che “tutto è perfettibile”. In chiusura, l’assessore Francesco Calzavara ha ribadito che la parifica della Corte dei Conti “testimonia che la Regione del Veneto ha i conti in ordine, viene amministrata bene” e lascia “un bilancio senza pozzi avvelenati” in vista della prossima legislatura.