Revoca presidenza Agsm Aim, Stefano Casali sarà risarcito. Rucco (FdI): “Dovrebbe pagare Tommasi”

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Stefano Casali

Il tribunale delle imprese di Venezia ha accolto in parte il ricorso presentato da Stefano Casali per la revoca del suo incarico di presidente di Agsm Aim. Per effetto di questa decisione relativa alla domanda risarcitoria, l’ex presidente della multiutility dovrà ricevere oltre 130 mila euro, corrispondenti agli stipendi che avrebbe incassato se avesse portato a termine il suo mandato.

Tuttavia, il tribunale delle imprese ha respinto la richiesta di reintegro nel ruolo: è legittima quindi la delibera con la quale il sindaco del Comune di Verona, Damiano Tommasi, aveva decretato l’allontanamento di Casali nel 2022 insieme a Francesca Vanzo (leggi qui), entrambi nel Cda di Agsm Aim in quota veronese, come conseguenza dell’acquisto incompiuto di una quota dell’azienda milanese Compago.

All’epoca, il sindaco di Vicenza in carica e socio di maggioranza era Francesco Rucco, oggi in minoranza, e aveva votato contro la revoca di Casali. “La sentenza conferma ciò che avevo previsto: la revoca di Stefano Casali era senza giusta causa e ora i cittadini si troveranno a dover risarcire. Quando da sindaco votai contro questa decisione in assemblea dei soci, non lo feci per motivi politici, ma per senso di responsabilità verso i contribuenti. Era evidente che il risultato sarebbe stato questo”, ha detto il consigliere di Fratelli d’Italia.

Sulla scelta di allora di Tommasi, ha aggiunto: “Questa decisione avventata ora costerà ai cittadini, ma credo che il risarcimento dovrebbe essere coperto di tasca propria da chi ha dimostrato incapacità amministrativa, anziché riversare il costo sulle tasche dei cittadini. La tutela del denaro pubblico è una priorità, e la responsabilità politica non dovrebbe mai tradursi in un costo per i cittadini”.