
La Federazione vicentina di Rifondazione Comunista scende in campo a difesa del CSO Bocciodromo, realtà cittadina di aggregazione sociale e culturale, dopo le polemiche seguite allo sgombero del Leoncavallo e alle dichiarazioni del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Joe Formaggio, che ha auspicato lo smantellamento dei centri sociali veneti.
In una nota Rifondazione esprime “totale e incondizionata solidarietà alle compagne e ai compagni del Bocciodromo”, sottolineando come lo spazio, negli anni, “abbia portato a Vicenza vivacità culturale, libertà e partecipazione, laddove l’abbandono e il degrado avevano lasciato macerie”.
Il partito descrive il centro sociale come “un faro contro l’omologazione e la desertificazione sociale, uno spazio di resistenza al pensiero unico neoliberista”. Per questo giudica “intollerabile la propaganda tossica di Formaggio”, accusato di voler “imbavagliare chiunque non la pensi come la sua maggioranza reazionaria” e di “strizzare l’occhio all’estrema destra neofascista e neonazista, tollerando veri covi neri, centri dell’odio e della violenza”.
Secondo Rifondazione, “il Bocciodromo non è il problema di Vicenza: i veri problemi sono i politici come Formaggio, pronti a fare gli sceriffi con i giovani che costruiscono cultura e solidarietà, ma complici dei poteri forti che devastano la città e la salute dei cittadini”.
La conclusione è un messaggio di mobilitazione: “Noi saremo sempre al fianco del Bocciodromo. Non arretreremo di fronte ai tentativi di repressione e all’arroganza di chi vuole una città senza conflitto e senza dissenso”.