“L’emendamento della maggioranza di ieri esclude l’ulteriore riparto delle rimanenze di 500 milioni di euro del Fondo indennizzo risparmiatori (Fir) a danno delle circa 140 mila famiglie. Ovvero delle vittime accertate che avevano ricevuto l’indennizzo iniziale, già chiaramente previsto nella legge istitutiva”.
Questo il commento di Patrizio Miatello, presidente associazione Ezzellino III da Onara, e del professore Rodolfo Bettiol. Le lancette dell’orologio ticchettano inesorabilmente e dal nuovo anno in poi le persone truffate dalla banche fallite non avranno più speranza alcuna di vedere rispettato un loro diritto stabilito dalla legge.
Per questo motivo i rappresentanti dell’associazione che segue da temo la vicenda offrendo servizi legali e battagliando nelle sedi competenti scrive alla premier Giorgia Meloni e al Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti.
“Chiediamo – si legge nella missiva – che venga ritirato l’emendamento, sostituito da altro che consenta il riparto, nel quale sia riportato chiaramente quanto già previsto dalla legge che ‘Gli importi di cui art.1, comma 493, della legge n. 145 del 30 dicembre 2018, stanziati e non utilizzati, sono ripartiti in misura proporzionale tra i soggetti di cui al comma 494 della medesima legge già destinatari della misura’.
Augurandoci che venga definitivamente formulato l’emendamento per dare corso al riparto delle rimanenze spettanti , per alleviare le 138.000/140.000 di famiglie dei risparmiatori vittime, che dal 2015 avevano subito l’azzeramento dei risparmi di una vita con la cancellazione delle banche, molti dei quali purtroppo non ce l’hanno fatta”.