Associazioni di risparmiatori temono l’uso improprio di 204 milioni di euro e chiedono audizione in Commissione

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Fir risparmiatori

Diverse associazioni di risparmiatori hanno chiesto di essere audite dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo, per sollevare dubbi sull’utilizzo di un fondo da 204,5 milioni di euro.

Le associazioni ritengono che le risorse, destinate a indennizzare i possessori di vecchi bond Cirio, Parmalat e Bond Argentina, potrebbero essere usate in modo improprio, dato che “da legge e da impegni” dovrebbero servire per gli esclusi dagli indennizzi del Fir e per l’innalzamento degli indennizzi per i soci delle ex 11 banche sottoposte a liquidazione coatta amministrativa.

“Pur riconoscendo il valore di tale intervento che ha resuscitato la legge 266/2005 – si legge nella richiesta di audizione -, fortemente tardivo ma doveroso per chi aspettava da oltre vent’anni, va chiarito se le risorse del nuovo fondo FIFOI di 204,5 milioni di euro, siano i residui del FIR previsti dalla legge 145/2018.

Il FIFOI (Fondo Indennizzo Frodi Organismi Finanziari) è un nuovo fondo di indennizzo per i risparmiatori vittime dei crac Parmalat, Cirio e dei bond argentini.

“Fondi che – proseguono i firmatari -, da legge e da impegni dovevano essere impiegati per gli esclusi e innalzamento indennizzo dei soci delle ex 11 banche sottoposte a liquidazione coatta amministrativa“, ovvero: Carife, Veneto Banca, BPVI, Banca Marche, Etruria, Banca Lazio, Banca Paceco, Banca Province Calabre, Crediveneto e BCC Campodarsego.

Nella richiesta di audizione, inviata al presidente della Commissione Pierantonio Zanettin e ai vicepresidenti Cristina Tajani e Fausto Orsomarso, le associazioni Ezzelino III da Onara, Movimento Risparmiatori Traditi e ADUSBEF Veneto esprimono il timore che il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 settembre 2025, sia “altamente limitato” e pieno di insidie. Le associazioni evidenziano che dopo vent’anni saranno in pochi a poter effettivamente accedere a questi indennizzi.

I rappresentanti delle associazioni, Patrizio Miatello, Milena Zaggia e Fulvio Cavallari, chiedono dunque di chiarire se i fondi del nuovo FIFOI provengano dai residui del FIR. A loro avviso, questi fondi dovrebbero essere impiegati per i soci di banche come Veneto Banca, BPVI, Banca Marche ed Etruria, che ancora attendono risposte. Per questi motivi, chiedono di essere auditi in Commissione per presentare una serie di domande e proposte concrete.