Rucco a Tosetto: “Prima nulla sapeva di sociale e da tempo incontra Possamai e csx. Per 2023 civica-bis in linea con Tommasi e Diamanti…”

709
Rucco
Francesco Rucco sindaco di Vicenza dal 2018

“Il sostegno a Draghi non c’entra nulla” puntualizza con forza Francesco Rucco, sindaco di Vicenza, a proposito della revoca a Matteo Tosetto dell’assessorato al Sociale (qui alcuni passaggi iniziali del percorso elettorale a Vicenza, ndr)”.

Tosetto sostiene di essere stato l’unico della Giunta allineato con lei e che lei, sindaco Rucco, la conferma della fiducia avrebbe dovuto chiederla piuttosto a Ierardi e a Celebron.

“Io ho firmato con molti altri sindaci un appello a Draghi prima delle sue dimissioni. Tosetto, dopo le dimissioni, ha scoperto che nel centro destra c’erano troppi estremisti e ha lasciato il partito, Forza Italia, in cui militava da ventisei anni. La sua è stata una scelta non condivisa con me, che rispetto ma che comporta che non poteva restare in una Giunta civica appoggiata dai partiti di centrodestra. Uscendone, ha svuotato il suo partito e spero che presto i suoi ex-colleghi lo dicano. Sapevamo che da tempo incontrava le minoranze, soprattutto Possamai.”

Tosetto la accusa anche di contraddirsi perché gli avrebbe tolto nel 2021 la carica di vicesindaco con la motivazione che serviva un assessore al sociale a tempo pieno e, oggi, con tanti più problemi sia presenti che imminenti, il mandato lo ha dato a un assessore che è già oberato di lavoro.

“Quello che dice è vero solo in parte. Confermo che, all’epoca, serviva un maggiore impegno non solo dell’assessore competente ma di tutta la Giunta. Tosetto non sapeva nulla di sociale ma lo ho scelto perché serviva un amministratore con una sensibilità politica particolare e una capacità di gestione dei rapporti che non poteva avere, che so, un assessore a Bilancio o all’Urbanistica. Ho dovuto tener conto, al momento della scelta, degli equilibri interni nella Giunta e FI era sovra rappresentata. Tosetto all’inizio aveva dato la sua disponibilità a cambiare ruolo, poi ha cambiato idea.”

Resta il fatto che ora il sociale dovrà gestirlo Marco Zocca che ha già abbastanza lavoro con le deleghe precedenti.

“Zocca non sarà certo lasciato da solo. Oltre alla mia personale collaborazione, può contare su una ottima squadra tecnica guidata da Micaela Castagnaro, che ho conosciuta all’IPAB e che ho voluto a dirigere i Servizi Sociali. All’inizio avevo pensato a un tecnico esterno per il ruolo di assessore, poi ho pensato che avremmo perso tempo nell’inserimento di un esterno e ho preferito un componente della Giunta. Ci sarà continuità nelle politiche sociali, con la mia guida e il mio controllo e con una squadra forte, ce la faremo sicuramente.”

Quali sono i problemi più urgenti. sindaco Rucco, che lei e la sua maggioranza dovete affrontare nel Sociale?

“Metto al primo posto la crisi energetica. Poi c’è l’emergenza sfratti. Con la fine della pandemia diventano esecutivi e molti cittadini dovranno lasciare le proprie abitazioni. Provvediamo con il co-housing, con la disponibilità di appartamenti di proprietà comunale, con contributi per pagare gli affitti. Un’altra emergenza è quella dei migranti, siamo stati costretti a dire no al prefetto che ci aveva chiesto uno spazio comunale per un nuovo hub ma quello individuato era già stato utilizzato diversamente.”

Come saranno utilizzati i fondi del PNRR per il sociale?

“Ci sono due linee già avviate. Una servirà alla stabilizzazione del Centro di San Marco, che tanto aveva preoccupato gli abitanti del quartiere e che, in collaborazione con la Diocesi, è diventato una realtà efficiente e ben gestita da una cooperativa. L’altra linea farà fronte alla emergenza freddo, per aiutare quest’inverno i senza casa. Ho trovato personalmente in bilancio i 150.000 euro necessari. C’è stato un po’ di attrito fra l’assessore al sociale e quello al bilancio ma poi si è trovata la strada. Ora che si occupa di entrambi Zocca, non ci sarebbe dualismo.”

Vicenza reggerà di fronte alle emergenze annunciate per l’autunno?

“Da sola no. Il Comune farà il massimo nelle sue possibilità ma, tanto per fare un esempio, non può certo pagare le bollette per tutti i cittadini. Proprio sotto questo profilo ho lanciato un progetto che vede AGSM AIM protagonista anche di un’azione sociale, nel senso che deve restituire ai cittadini ciò che ha ricevuto in più dalla propria attività aziendale. Stiamo studiando le modalità di questa restituzione con l’assessorato ai Servizi Sociali. Ritengo che, però, delle emergenze autunnali si debba fare carico il Governo, di cui serve un’azione straordinaria. Il decreto Aiuti non basta.”

Cambiamo argomento, sindaco Rucco, e passiamo alle elezioni. L’esito delle Politiche del 25 settembre potrebbe influenzare le Amministrative 2023?

“Contrariamente al passato, stavolta potrebbe succedere. Le Politiche serviranno prima di tutto a capire se c’è unità nel fronte del centrodestra, fattore fondamentale per governare il Paese. Nel Veneto potrebbero cambiare pesi e forze di Lega e Fratelli d’Italia, ma bisogna tener presente che, nelle elezioni degli ultimi anni, gli esiti sono stati sempre diversi a favore dell’uno o dell’altro. A Vicenza posso dire che, finora, c’è sempre stato molto equilibrio nella maggioranza e nella Giunta e questo mi fa sperare che la formula attuale, la civica sostenuta dai partiti, possa avere continuità nel rispetto del voto del 2018.”

Ma nel 2018 la civica Rucco Sindaco è stata una novità, nel 2023 non lo sarà più.

“Non posso imporre nulla a nessuno, è chiaro, ma non avrebbe senso politicamente abbandonare l’assetto di questo mandato, che sta funzionando bene. Gli equilibri interni ci sono. Checché se ne dica, la fusione di AIM con AGSM è stata deliberata con il voto compatto di tutta la maggioranza. Può essere che non sia io il prossimo candidato sindaco, ma dovrebbe comunque essere un civico. Lo sostiene anche Diamanti a proposito di Tommasi, che a Verona è un civico alternativo ai partiti.”

Possamai ha appena rinunciato a partecipare alle Politiche ma non ha sciolto la riserva sulla sua candidatura a primo cittadino. Come lei, del resto. Fate pretattica tutti e due?

“È giusto fare pretattica fino a dopo le Politiche. Possamai ha paura delle Primarie, in cui è già stato sconfitto quattro anni fa ed è un nome che non unisce il centrosinistra. È capogruppo in Regione, sta facendo un lavoro impegnativo a Palazzo Ferro Fini. Ci pensi bene prima di candidarsi a sindaco di Vicenza. Citando ancora Diamanti, è più facile correre da civico e Possamai è targato PD.”

Rucco, le piacerebbe essere il sindaco della promozione del Vicenza in Serie A?

“Avevo sperato che succedesse già nel mio primo mandato, i tempi coincidevano. Sono convinto che questa società ci porterà in A, magari con un po’ di fortuna. Il pubblico c’è e il Comune farà la sua parte. In autunno ci incontreremo per studiare la nuova concessione dello stadio e, da parte nostra, c’è la volontà di una ricostruzione del Menti. Forse il centrosinistra vorrebbe, invece, uno stadio nuovo e altrove. Il 23 settembre ci sarà l’inaugurazione di Largo Paolo Rossi, spero abbinata al ritorno del Mundialito di calcio giovanile. Sarà una grande festa pubblica aperta ai tifosi.”

Articolo precedenteLa riforma carceraria, Walter Mauriello (presidente di Meritocrazia Italia): dopo l’ennesimo suicidio in carcere ritorni tra le priorità
Articolo successivoAmministrative a Vicenza, Celebron (Lega): “da Possamai la stessa musica: un sacrificio mascherato per puntare a far fuori tutti i suoi”
Gianni Poggi
Gianni Poggi risiede e lavora come avvocato a Vicenza. È iscritto all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Le sue principali esperienze giornalistiche sono nel settore radiotelevisivo. È stato il primo redattore della emittente televisiva vicentina TVA Vicenza, con cui ha lavorato per news e speciali ideando e producendo programmi sportivi come le telecronache delle partite nei campionati del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi, i dopo partita ed il talk show «Assist». Come produttore di programmi e giornalista sportivo ha collaborato con televisioni locali (Tva Vicenza, TeleAltoVeneto), radio nazionali (Radio Capital) e locali (Radio Star, Radio Vicenza International, Rca). Ha scritto di sport e di politica per media nazionali e locali ed ha gestito l’ufficio stampa di manifestazioni ed eventi anche internazionali. È stato autore, produttore e conduttore di «Uno contro uno» talk show con i grandi vicentini della cultura, dell’industria, dello spettacolo, delle professioni e dello sport trasmesso da TVA Vicenza. Ha collaborato con la testata on line Vvox per cui curava la rubrica settimanale di sport «Zero tituli». Nel 2014 ha pubblicato «Dante e Renzo» (Cierre Editore), dvd contenente le video interviste esclusive a Dante Caneva e Renzo Ghiotto, due “piccoli maestri” del libro omonimo di Luigi Meneghello. Nel 2017 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza il documentario «Vicenza una favola Real» che racconta la storia del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi e G.B. Fabbri, distribuito in 30.000 copie con il quotidiano. Nel 2018 ha pubblicato il libro «Da Nobile Provinciale a Nobile Decaduta» (Ronzani Editore) sul fallimento del Vicenza Calcio e «No Dal Molin – La sfida americana» (Ronzani Editore), libro e documentario sulla storia del Movimento No Dal Molin. Nel 2019 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza e Videomedia il documentario «Magico Vicenza, Re di Coppe» sul Vicenza di Pieraldo Dalle Carbonare e Francesco Guidolin che ha vinto nel 1997 la Coppa Italia. Dal 9 settembre è la "firma" della rubrica BiancoRosso per il network ViPiù, di cui cura anche rubriche di cultura e storia.