
Il Comune di Sandrigo ha deciso di interrompere il rapporto contrattuale con GIS, gestore della piscina comunale, dopo il parere fortemente negativo espresso dal Commissario Giudiziale incaricato dal Tribunale di Treviso sul piano concordatario presentato dalla società.
La decisione arriva al termine di una lunga attesa in cui l’amministrazione aveva mantenuto un atteggiamento prudente, sperando che GIS potesse risolvere le proprie difficoltà economiche. Tra i creditori figurava anche il Comune stesso, che si era fatto carico – in qualità di garante – del mutuo con l’Istituto di Credito Sportivo, saldando oltre 464 mila euro.

“Ora che la posizione di GIS è ufficialmente compromessa – spiega la sindaca Marica Rigon – abbiamo risolto il contratto e avviato le procedure per rientrare in possesso dell’impianto. L’obiettivo è affidarlo al più presto a un nuovo gestore solido, che garantisca serietà e investimenti. La piscina comunale deve tornare a essere un punto di riferimento sportivo e agonistico per la comunità”.
Accanto a lei, l’assessore allo sport Fabio Rigotto ha sottolineato l’impegno per ridurre al minimo i tempi tecnici: “Contiamo di completare le operazioni entro l’autunno, così da restituire la piscina agli atleti e agli utenti abituali. Vogliamo salvaguardare il servizio e, per quanto possibile, dare continuità anche a chi con professionalità e passione ha lavorato in questi spazi nonostante le difficoltà”.
L’amministrazione guarda già al futuro: attrarre un operatore affidabile, capace di valorizzare non solo la vasca e le strutture sportive, ma anche gli ampi spazi interni ed esterni, puntando su nuove attrattive in linea con le esigenze degli utenti.