
È davvero un 2025 drammatico sul fronte della sicurezza sul lavoro nel Vicentino: dopo l’epilogo tragico dell’incidente di Tezze sul Brenta, dove il 48enne Abdelmajid El Khabch è morto in seguito alle esalazioni di monossido di carbonio e anidride solforosa inalate mentre operava all’interno di una cisterna, un nuovo incidente sul lavoro si è verificato questa mattina a Sandrigo. I Vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle 7 in via Leonardo da Vinci, in un’azienda specializzata in carpenteria metallica, per prestare soccorso a un operaio caduto da un macchinario.
La dinamica dell’incidente è ancora in corso di valutazione. La squadra dei Vigili del fuoco, proveniente dalla Centrale di Vicenza, è giunta tempestivamente sul posto. In coordinamento con il personale sanitario del SUEM 118 – intervenuto con un’ambulanza e un’automedica – i Vigili del fuoco hanno proceduto al recupero del ferito, precedentemente immobilizzato con presidi sanitari.
L’infortunato è stato trasportato a terra in sicurezza e successivamente affidato alle cure del personale sanitario, che ha provveduto al trasferimento in codice giallo all’ospedale San Borotolo di Vicenza.
Sul posto anche i Carabinieri e il personale dello Spisal, per gli accertamenti del caso.
Incidenti sul lavoro, Masolo (EV): “La Relazione INAIL per il 2024 evidenzia ancora molte criticità.”
Mentre a Vicenza si registra l’ennesimo incidente, sul tema dei morti sul lavoro è intervenuto nuovamente il Consigliere regionale di Europa Verde Renzo Masolo il quale ha commentato la relazione annuale Inail relativa al 2024, che indica 1.202 vittime e 593mila infortuni denunciati, il 33% dei quali nel Nordest: “Numeri altissimi – ha dichiarato Masolo – che pesano come un macigno sul nostro Paese, tenendo anche conto che molti eventi tragici coinvolgono studenti impegnati nell’alternanza scuola-lavoro. In aumento del 3,1%, purtroppo, gli incidenti durante il viaggio tra casa e luogo di lavoro, che sono stati 101mila nel 2024. Ancora più preoccupante è il dato sui decessi in itinere, saliti a 303 (+10,2%), riportandoci ai livelli pre-pandemia.”
Su questo dato ha puntato l’attenzione l’esponente di Europa Verde, i quale ha sottolineato che l’aumento dei morti nel tragitto casa-lavoro è un indicatore di fragilità strutturali nel nostro modello di mobilità. “Serve una svolta nella prevenzione che non si limiti ai cantieri e ai luoghi di lavoro, ma abbracci anche il trasporto pubblico locale, la sicurezza stradale, l’orario flessibile, il lavoro da remoto dove possibile, e un investimento serio sulla mobilità sostenibile e sicura. La sicurezza non si ferma al cancello dell’azienda”.
In conclusione, oltre agli interventi per la sicurezza sul luogo di lavoro, secondo Masolo bisogna intervenire anche sulla sicurezza delle strade: “Buona parte dei Comuni non dispongono di risorse adeguate, la Regione può e deve reperire maggiori risorse da destinare alle amministrazioni locali.”