Sandro Pertini fu eletto il 9 luglio 1978 settimo presidente della Repubblica Italiana: 45 anni fa, un’altra Italia

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Sandro Pertini e una delle sue frasi
Sandro Pertini e una delle sue frasi

Sandro Pertini, figura di spicco del movimento operaio e difensore dei diritti umani, è stato eletto come settimo presidente della Repubblica Italiana il 9 luglio 1978. La sua elezione è stata un momento significativo nella storia politica italiana, segnando una svolta verso un periodo di apertura democratica e di riaffermazione dei valori fondamentali.

Pertini, membro del Partito Socialista Italiano (PSI), era già un politico rispettato e ammirato per il suo impegno sociale e la sua strenua opposizione al regime fascista di Mussolini. La sua vita era stata segnata dalla lotta per i diritti e la libertà, e la sua elezione a presidente rappresentava un riconoscimento del suo impegno e del suo carattere incorruttibile.

L’elezione di Pertini avvenne dopo che il presidente in carica, Giovanni Leone, si dimise a causa di uno scandalo. Pertini era il candidato di un’ampia coalizione di partiti di centro-sinistra, compresi il PSI, il Partito Comunista Italiano (PCI) e il Partito Repubblicano Italiano (PRI).

La sua elezione fu una dimostrazione di unità e consenso politico in un periodo di forte tensione sociale e politica in Italia. Pertini rappresentava una figura di speranza e di rinnovamento per un paese che stava cercando di superare i conflitti e di consolidare i principi democratici.

Pertini si distingueva per il suo stile schietto e diretto ed era conosciuto per le sue battute e il suo approccio umano. Questo lo rendeva estremamente popolare tra gli italiani, che lo vedeva come un uomo del popolo e un vero rappresentante dei valori della democrazia.

La sua elezione a presidente fu, quindi, accolta con entusiasmo e gioia da parte della popolazione italiana. Pertini si impegnò a rappresentare gli interessi di tutti i cittadini italiani, soprattutto delle fasce più deboli e emarginate della società.

Durante il suo mandato presidenziale, che durò sette anni fino al 1985, Pertini si distinse per il suo stile semplice e vicino alla gente. Visitò ospedali, carceri, scuole e luoghi colpiti da tragedie, dimostrando una grande attenzione per i problemi sociali e il benessere delle persone.

Pertini si adoperò per promuovere l’unità nazionale e la coesione sociale, cercando di superare le divisioni politiche e sociali. Si schierò a favore dei diritti delle minoranze, dei lavoratori e delle donne, sostenendo l’emancipazione e la parità di genere. Fu un convinto oppositore di ogni forma di discriminazione e ingiustizia.

La sua figura e il suo mandato presidenziale rappresentarono un periodo di rinascita per l’Italia, in cui i valori democratici furono riaffermati e l’importanza dei diritti umani fu posta al centro dell’agenda politica. La sua leadership e il suo impegno per la giustizia sociale hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia italiana e nella memoria collettiva del paese.

La sua elezione alla presidenza della Repubblica Italiana fu un momento di grande significato nella storia del paese, il suo mandato presidenziale rappresentò un periodo di speranza e rinnovamento per l’Italia e Sandro Pertini rimane una delle figure più ammirate e rispettate nella storia politica italiana, un simbolo della lotta per la libertà, la democrazia e i diritti umani.