Santuario di Monte Berico, pronte per le celebrazioni dell’8 settembre le due rampe per l’accesso delle persone con disabilità

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rampe monte berico

Hanno una pavimentazione in marmo di Chiampo, rivestimenti verticali in pietra di Vicenza e parapetti in vetro multistrato ad alta trasparenza le due nuove rampe per l’accesso delle persone con disabilità alla Basilica di Monte Berico.

I manufatti sono stati realizzati sul lato ovest del Santuario per sostituire le vecchie passerelle metalliche in tempo per le celebrazioni della Festa dei Oto.

I materiali delle rampe (marmo di Chiampo e pietra di Vicenza, la stessa delle facciate della chiesa e vetro multistrato ad alta trasparenza) sono stati concordati dal Comune con la Soprintendenza di Verona per coniugare le esigenze di accesso in sicurezza con la tutela dell’immagine della facciata della chiesa.

All’apertura delle rampe, avvenuta ieri, era presente l’amministrazione comunale. C’era anche padre Gino Faccioli che ha ringraziato il governo cittadino a nome della comunità dei frati e del priore per aver voluto investire in modo significativo su un’opera molto bella e necessaria per l’accesso dei pellegrini al Santuario.

“Con i frati di Monte Berico ci eravamo impegnati – ha commentato il sindaco Giacomo Possamai annunciando la fine dei lavori – a concludere i lavori entro il Giubileo mariano del prossimo anno. Malgrado le molte complessità di quest’opera solo apparentemente semplice, abbiamo voluto concluderla anche prima, cioè per le festività dell’8 settembre, in modo che i tanti vicentini e pellegrini che visiteranno il Santuario nei prossimi giorni possano apprezzarla e utilizzarla. Dovendo intervenire in un luogo carissimo a tutta la comunità vicentina abbiamo voluto un manufatto non solo funzionale, ma anche esteticamente bello e integrato nel contesto”.

“Con un ulteriore stanziamento di 20 mila euro, che va ad aggiungersi ai 100 mila euro inizialmente stanziati – ha ricordato l’assessore Cristiano Spiller – è stato realizzato anche un sistema a serpentine elettriche che si attiva per impedire la formazione di ghiaccio quando le temperature scendono sotto lo zero. Questo intervento rientra nel più ampio piano di abbattimento delle barriere architettoniche in cui l’amministrazione è attivamente impegnata”.