Schifani “Mio bilancio da presidente della Regione molto positivo. Ricandidatura? Non mi aspetto sgambetti”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Molto positivo. Abbiamo, di recente, consegnato il deficit al passato, con un attivo di oltre due miliardi. Un risultato importantissimo. Sono concentratissimo sui termovalorizzatori, siamo al quaranta per cento del percorso, la strada è tracciata. Mancano ancora diverse tappe, ma il traguardo cambierà in meglio e per sempre la vita dei siciliani. Non mi fermo un minuto”. Così Renato Schifani, in una intervista su Live Sicilia definisce il bilancio della sua amministrazione da quando è presidente della Regione Siciliana.

Sono “ottimi, con tutti, senza distinzione. C’è un clima sereno e franco, nel rispetto delle singole posizioni, orientato verso una visione strategica comune. Non colgo tensioni, né sbavature. Il risultato di avanzo di amministrazione di oltre due miliardi di euro è un successo del mio governo che avrà ricadute positive su tutta la coalizione di centrodestra e quindi non vedo nessun motivo che possa ingenerare eventuali incomprensioni. La stessa cosa posso dire per Forza Italia”. Così invece sui rapporti con gli alleati di governo e con il suo partito. “La coalizione ha garantito il bis per i governatori uscenti, senza problemi. Lo stiamo vedendo nelle Marche al voto col presidente uscente, Francesco Acquaroli e con il collega Roberto Occhiuto in Calabria. Per rispondere con nettezza alla sua domanda: non mi aspetto sgambetti e sono sereno”, assicura.

“È il frutto di un lavoro che il mio governo porta avanti dall’inizio della legislatura, iniziato con l’assessore Falcone e proseguito con Dagnino, che ringrazio. Negli ultimi due anni, grazie alle politiche economiche espansive messe in campo, il bilancio della Regione si è migliorato complessivamente di 6,2 miliardi di cui oltre 4 miliardi per azzerare il disavanzo registrato al 31 dicembre 2022, quando ci siamo insediati, e 2,2 miliardi quale avanzo al 31 dicembre del 2024. In due anni abbiamo avuto entrate tributarie extra per oltre 5 miliardi di euro”, dice rispondendo ad una domanda sull’azzeramento del disavanzo della Regione Siciliana. Un risultato che “conferma che la Sicilia cresce, come certificano da tempo Istat e Bankitalia, con il maggiore aumento di Pil tra tutte le Regioni italiane e con le principali agenzie di rating che premiano la nostra affidabilità finanziaria. Lo sa che in questi anni, grazie all’operatività della nostra finanziaria, l’Irfis, abbiamo immesso liquidità a favore di imprese e famiglie per oltre un miliardo di euro?” rivela Schifani.

“Assolutamente no”. Renato Schifani non teme che la manovra quater possa impantanarsi all’Ars. “Confido nel senso di responsabilità, non sto registrando alcun ostruzionismo nell’opposizione che svolge il suo ruolo, nel confronto dialettico. Spero che l’iter si concluda entro un paio di settimane, anche perché c’è da preparare la finanziaria”, ha spiegato. Alla domanda su quanto ammonterà la finanziaria, Schifani risponde: “Al momento non parlerei di numeri, ma della filosofia attraverso la quale verrà costruita. In virtù dell’extra gettito rispetto alle previsioni, ormai consolidato negli ultimi anni, faremo una manovra più espansiva rispetto al passato. La nostra idea è quella di procedere sulla rotta segnata dello sviluppo che porta poi alla crescita del Pil. Proseguiremo con le semplificazioni e gli incentivi alle assunzioni, rendendo meno oneroso, nel perimetro delle nostre competenze, il carico fiscale e amministrativo per le imprese. Le maggiori entrate, derivanti dall’avanzo di amministrazione di oltre 2 miliardi, invece potranno essere utilizzabili solo dopo la parifica del rendiconto da parte della Corte dei Conti, che avverrà presumibilmente nella prossima primavera. La Sicilia sta crescendo e continuerà a crescere, grazie alle politiche di questo governo”.

Renato Schifani si dice “preoccupato” in merito al recente arresto di un dirigente dell’Asp di Palermo e del rappresentante di due onlus per sospetta corruzione. “Perché il singolo evento rischia di essere parte di sistemi più ampi, in ogni settore della pubblica amministrazione. Il legislatore è intervenuto. Ci sono delle norme, come la rotazione dei dirigenti, che stiamo applicando. Dobbiamo tenere alta la guardia”. Sulla nomina del nuovo direttore dell’Asp di Palermo, il Presidente della Regione Siciliana rivela: “E’ un dossier, non collegato alla cronaca recente, che affronteremo e risolveremo a breve. Direi: immediatamente. Stiamo accelerando, stavolta ci siamo”.

“Voglio innanzitutto ringraziare l’assessore Daniela Faraoni e il dirigente generale Salvatore Iacolino per il grande lavoro e per il continuo confronto portato avanti, con grande responsabilità e professionalità, con il territorio, con i sindaci e con la commissione Salute dell’Ars. Adesso il Piano è all’attenzione del ministero. Detto questo, per rispondere alla sua domanda sulle polemiche: avevamo l’obbligo di tagliare 367 posti letti a causa del calo di nascite. Abbiamo depennato quelli che, pur risultando autorizzati, non era mai stati attivati e quindi senza nessun nocumento per i cittadini. Il nuovo Piano costituisce l’occasione per valorizzare le risorse disponibili e adattarle alle esigenze degli utenti. È anche uno strumento per contenere la mobilità extra-regionale e ridurre le liste d’attesa”, ha poi ribadito rispondendo alla domanda sulla bozza della nuova Rete ospedaliera che è stata approvata dalla sua giunta e già trasmessa al ministero. “I conti in ordine e la nuova Rete ospedaliera sono un buono viatico. Adesso dobbiamo migliorare le prestazioni dei Lea, i livelli essenziali di assistenza. Un percorso sul quale l’assessore Faraoni con i dirigenti generali dei due dipartimenti stanno lavorando alacremente. Siamo sulla buona strada” conclude parlando del piano di rientro sanitario.

“Abbiamo fatto un altro passo in avanti per il mantenimento di una struttura che consideriamo di eccellenza. Adesso spetterà ai ministeri della Salute e dell’Economia la risposta definitiva. Siamo fiduciosi anche perché in questi mesi non sono mancate le continue interlocuzioni con Roma”, così sulla cardiochirurgia a Taormina.

“Aspettiamo, da un giorno all’altro, l’aggiudicazione della gara la cui gestione abbiamo affidato a Invitalia. È un progetto a cui il mio governo lavora sin dall’inizio della legislatura, con tenacia e senso di responsabilità. Parliamo di un’opera attesa da oltre quattordici anni, rimasta bloccata a causa di fallimenti e ritardi”, ha concluso facendo il punto sul nuovo Polo pediatrico di Palermo.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).