Schio, Cioni (FdI) sul mini Daspo: “Bene lo strumento, ma serve un vero presidio delle aree e un piano sul decoro”

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Schio Daspo
Alex Cioni

Il capogruppo di Fratelli d’Italia a palazzo Garbin, Alex Cioni, interviene sulla proposta di modifica del Regolamento di Polizia Urbana e sull’introduzione del cosiddetto “mini Daspo urbano” presentata dal nuovo comandante della Polizia Locale, Simone Pellegrinelli, in Prima Commissione nei giorni scorsi. Le nuove regole, che mirano a gestire decoro e sicurezza in punti sensibili come centro storico, parchi e aree intorno alle scuole, dovranno essere approvate dal Consiglio comunale.

La posizione di Cioni, tra i banchi dell’opposizione, accoglie favorevolmente l’aggiornamento normativo ma invita alla cautela, ritenendo che lo strumento non possa essere la risposta unica e definitiva ai problemi di sicurezza.

“Il lavoro svolto in Commissione – spiega Cioni – ha consentito di inquadrare meglio il tema, ma resta fondamentale mantenere uno sguardo lucido su alcuni aspetti che oggi vengono trattati con un entusiasmo forse un po’ eccessivo”.

Secondo il consigliere, è importante ricordare che “il Daspo urbano non è una misura nuova né una rivoluzione. Si tratta di uno strumento previsto dalla normativa nazionale dal 2017. Il Comune lo sta recependo nel proprio regolamento, come hanno già fatto molti altri enti. Bene, quindi, procedere in tal senso, ma evitiamo di enfatizzare il provvedimento che è un aggiornamento tecnico, non un cambio di paradigma”.

Cioni chiarisce inoltre che lo strumento, pur utile, non può essere presentato come la chiave di volta della sicurezza urbana. E anzi fa notare come, con questa scelta, l’amministrazione ammetta implicitamente l’esistenza di problemi che fino a ieri venivano liquidati come “narrazioni fuorvianti”.

“Il Daspo urbano non risolve da solo i problemi di decoro e sicurezza, questo lo sa bene anche il comandante Pellegrinelli. È una misura puntuale, pensata per gestire episodi di disturbo o comportamenti molesti, ma contestualmente servono azioni nell’ambito della prevenzione, una presenza costante sul territorio con il monitoraggio delle aree sensibili, e un lavoro serio e coordinato tra forze dell’ordine, amministrazione e realtà sociali”.

“Presentarlo come la risposta – continua Cioni – sarebbe fuorviante. Servono politiche strutturate e soprattutto una strategia chiara e interventi precisi sul decoro urbano che ad oggi purtroppo non vediamo”.

Fatte queste premesse, Fratelli d’Italia accoglie comunque con favore l’operazione di riordino delle norme sul decoro urbano, “un passaggio necessario per garantire chiarezza normativa e criteri interpretativi uniformi. Un lavoro che andava fatto – conclude Cioni – soprattutto per chi ogni giorno è chiamato a intervenire nelle situazioni più delicate della città”.