
Il Comune di Schio lancia un’importante iniziativa di prevenzione a favore dei cittadini e delle attività economiche, stanziando oltre 127mila euro in contributi per la protezione di case e attività dagli effetti delle alluvioni. La parola d’ordine è “prevenire”, instaurando una sinergia tra pubblico e privato per realizzare interventi capillari di mitigazione dei danni da allagamento.
Questa azione nasce dalla consapevolezza della fragilità del territorio scledense, messo a dura prova dai sempre più frequenti e intensi fenomeni meteorologici e alluvionali, in particolare quelli che hanno colpito l’area nel 2024, causando danni e preoccupazioni diffuse. In risposta, l’amministrazione ha scelto di non limitarsi all’emergenza, ma di promuovere un’azione preventiva, mettendo a disposizione 127.783 euro per incentivare l’acquisto e l’installazione di dispositivi di protezione contro gli allagamenti.
Le risorse provengono in parte dal bilancio comunale, con 115mila euro, e in parte dalla campagna di raccolta fondi lanciata lo scorso anno, che ha visto la partecipazione attiva e solidale di cittadini, imprese e associazioni del territorio. Una scelta che attribuisce valore aggiunto al progetto: ciò che era stato donato per affrontare l’emergenza ora si trasforma in strumento di prevenzione e tutela duratura.
Il bando, che sarà presto online sul sito istituzionale del Comune, prevede contributi per chi ha sostenuto o intende sostenere entro la fine del 2025 spese per dispositivi come barriere mobili, paratie anti-allagamento, pompe di svuotamento e altri sistemi tecnici utili a limitare l’ingresso dell’acqua in abitazioni e attività commerciali. Requisito essenziale per l’erogazione del contributo è che l’intervento abbia come scopo primario impedire l’allagamento di abitazioni o edifici.
Possono partecipare sia i cittadini residenti sia i titolari di esercizi o imprese con sede a Schio. Il contributo coprirà il 50% dell’importo speso per l’acquisto e/o l’installazione dei sistemi di prevenzione e svuotamento, fino a un importo massimo di 800 euro. La domanda dovrà essere presentata entro le ore 12:00 del giorno 1° dicembre 2025.
Giorgio Marchioro, assessore ai Lavori pubblici, ha sottolineato come si tratti di “un’iniziativa che risponde a una logica che, di fronte agli ultimi fenomeni alluvionali e al mutamento della situazione climatica, dovrebbe essere il principio ispiratore della politica locale: predisporre, sia da parte pubblica ma anche privata, tutte le possibili opere di mitigazione del rischio, dalle grandi opere fino ai più elementari accorgimenti per contenere e limitare i danni”. L’assessore ha poi citato l’esempio di alcune zone collinari della Liguria dove tutti gli accessi delle abitazioni sono protetti da paratie mobili, a causa della pendenza del terreno e dei frequenti fenomeni meteorologici. “L’idea che, dopo decenni di urbanizzazione e di trasformazione di fossi e canali in condotte sotterranee (spesso di sezione insufficiente) tutti i problemi si possano risolvere in breve tempo e con pochi interventi da parte pubblica, è meramente illusoria e non fa altro che creare inutili conflittualità e aspettative destinate ad essere presto frustrate. Ci auguriamo che parte pubblica e privata collaborino e diano il loro contributo, passo dopo passo, per arrivare a creare una situazione progressivamente più sicura: è comunque giusto e ovvio anche ribadire che, per quante cautele ed infrastrutture si possano predisporre a presidio del territorio, esistono fenomeni naturali che, per la loro entità e violenza, non potranno essere mai interamente prevenuti e contenuti per opera dell’uomo”.
Anche il sindaco Cristina Marigo ha commentato l’iniziativa: “Il nostro territorio ha saputo dimostrare una straordinaria solidarietà nei momenti più difficili. Oggi, quella generosità, unita allo stanziamento di risorse comunali per oltre 100mila euro, si traduce in una misura concreta ed utile. Questo bando è, infatti, un invito a costruire una cultura della prevenzione, dove ciascuno si sente parte attiva della sicurezza privata e collettiva”.