Schio, scontro in Comune: Giunta verso il recesso da AVA, FdI attacca sul Bilancio di Previsione

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Fusione Ava Soraris recesso
AVA (Alto Vicentino Ambiente), sede Schio

L’amministrazione comunale di Schio, guidata dal Sindaco Cristina Marigo, ha annunciato la convocazione di un Consiglio comunale prima della fine dell’anno per la presentazione di una delibera di recesso da AVA (Alto Vicentino Ambiente).

Questa decisione, che certifica l’intenzione del governo cittadino di Schio (insieme a Torrebelvicino, ndr) dal processo di creazione del gestore unico per i rifiuti, ha sollevato la dura critica del gruppo consiliare di opposizione di Fratelli d’Italia.

Secondo il capogruppo di FdI, Alex Cioni, la scelta del recesso “comporterà una variazione rilevante delle previsioni economico-finanziarie già nel mese di gennaio”.

Una decisione che per Cioni “delinea il livello di estrema confusione e inadeguatezza di questa amministrazione che con questo passaggio rischia di svuotare di significato il confronto sul bilancio, destinato a essere modificato a distanza di poche settimane”.

Plateatici e Bilancio: gli emendamenti di Fratelli d’Italia

In merito al Bilancio di Previsione, Fratelli d’Italia annuncia battaglia e la presentazione di alcuni emendamenti.

Il primo emendamento è per introdurre una riduzione del 50% del canone dei plateatici a favore dei gestori di bar, ristoranti e pubblici esercizi che ne fanno uso. Il secondo, al DUP (Documento Unico di Programmazione), mira a inserire un nuovo obiettivo strategico relativo alla revisione complessiva del trasporto pubblico locale urbano.

La proposta di riduzione del costo dei plateatici nasce da un’esigenza semplice e concreta: fornire un sostegno immediato alle attività che operano sul territorio e che, con il loro lavoro quotidiano, contribuiscono alla vitalità, al decoro e all’attrattività della città.

Un sostegno che, secondo Fratelli d’Italia, dovrebbe essere parte di un rapporto virtuoso e collaborativo tra Comune ed esercenti.

Secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia, Alex Cioni, “a distanza di mesi, alla prova dei fatti, l’Amministrazione non ha mantenuto fede all’impegno assunto di garantire un sostegno immediato alle attività di bar e ristorazione”.

Per questa ragione Fratelli d’Italia ha scelto la strada dell’emendamento al Bilancio, proponendo una riduzione del canone fino al 50%. L’obiettivo è di trasformare il plateatico da semplice onere fiscale a vero strumento di partenariato tra Comune ed esercenti.

“La misura – spiega Cioni – è pensata come un incentivo mirato e immediatamente attivabile, che valorizzi chi lavora ogni giorno per rendere più vivo, ordinato e attrattivo il centro storico e l’intera città.”

“In particolare, la riduzione o l’esenzione del canone dovrebbe premiare quegli esercizi che si distinguono per l’impegno in iniziative culturali, sociali e musicali, oltre che per la cura e il decoro degli spazi esterni occupati.”

“Si tratta di un incentivo rivolto a quelle attività che credono davvero nella nostra città e che qui vogliono continuare a investire – conclude Cioni con una nota di ironica amarezza – a meno che l’obiettivo non sia quello di rassegnarsi a un futuro in cui il tessuto commerciale del centro venga progressivamente impoverito.”

“Non vorremmo che si finisca per lasciare spazio esclusivamente a tipologie di attività come kebabbari e negozi etnici che non contribuiscono né al decoro né all’identità del centro storico. Noi crediamo invece in uno sviluppo che valorizzi le nostre tradizioni, la qualità dell’offerta e quella funzione sociale e urbana che i plateatici sanno garantire”.

Il DUP e il Trasporto Pubblico Locale

Accanto all’emendamento sui plateatici, Fratelli d’Italia ha presentato anche un secondo emendamento al DUP per introdurre un obiettivo strategico sulla revisione del trasporto pubblico locale urbano.

Il servizio è infatti in proroga dal 2004, in attesa della gara provinciale gestita dall’Ente di Governo del TPL. Dopo oltre vent’anni di proroghe, diventa indispensabile superare l’approccio conservativo e dotarsi di uno studio serio di riorganizzazione del servizio.

Lo studio dovrà analizzare in modo puntuale la domanda reale, i costi, i benefici e le possibili alternative, come servizi a chiamata, navette dedicate o modelli misti, ed essere integrato con il PUMS promosso dall’Unione Montana Pasubio.

“L’obiettivo – conclude Cioni – è mettere Schio nelle condizioni di arrivare alla gara provinciale con un quadro chiaro, consapevole e tecnicamente fondato, evitando di mantenere servizi solo per inerzia e compiendo scelte basate sui dati e sull’interesse reale dei cittadini”.