Schio, si è svolta la cerimonia che ha posato la prima pietra della futura palestra a servizio delle scuole superiori scledensi

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Sulla pergamena sigillata all’interno della prima pietra della palestra del Campus di Schio, è scritto che si è trattato di un momento solenne. E davvero questo atto simbolico che si è svolto il 16 novembre scorso, si è circondato di grande significato e partecipazione. In quello che al momento è ancora un ex parcheggio sterrato è comparso un perimetro di recinzione dell’area di cantiere. Un rendering di grandi dimensioni, mostra già come sarà la prossima struttura della cittadella degli studi scledensi: una grande palestra a servizio di tutti gli istituiti superiori. Il momento di “comunità”, è stato sottolineato in primis dal sindaco Valter Orsi e ripreso dagli oratori che sono seguiti: Maria Cristina Franco, vice presidente della Provincia di Vicenza con l’ex presidente Achille Variati; Elena Donazzan assessore regionale e gli onorevoli Maria Cristina Carretta ed Erik Pretto.
Tutti hanno colto nell’idea della realizzazione di quest’opera un segno che mette d’accordo tutti:
amministrazioni presenti e passate, scuole, associazioni sportive, categorie economiche.
La Palestra è l’ultimo tassello del disegno organico di un’area che nel tempo ha subito arresti e modifiche ma nel quale hanno continuato a credere in molti e che dunque ha potuto godere di una continuità di intenti, nonostante le difficoltà incontrate lungo il percorso.
“Spesso i progetti di ampio respiro richiedono tempi che oltrepassano uno o due mandati amministrativi” ha dichiarato Valter Orsi “e perciò sono grato a quanti con noi hanno saputo superare le schermaglie di parte e rimboccarsi le maniche per il bene della collettività. La collaborazione con l’allora Presidente della Provincia Achille Variati è stata cruciale in questo senso. In un momento in cui il declassamento dell’ente Provincia avrebbe potuto remare contro, si sono aperte invece una serie di opportunità per le istanze dei comuni ed è grazie a quel tipo di ascolto che oggi la Provincia finanzia quest’opera con tre milioni di euro”.
Il sindaco ha aggiunto che non avrebbe potuto esserci sorte migliore per una città consacrata allo sport
come Schio, che continua a ospitare e a far crescere una moltitudine di discipline.
“Chi fa sport è più sano anche nella testa” ha commentato Achille Variati sulla scia delle parole del sindaco e apprezzandone la determinazione nel voler far proseguire quanto si era trovato in eredità “saremmo stati sciagurati” ha concluso “a non dare seguito a questo progetto che esprime anche un altro messaggio: sempre meglio unire, che dividere”.
Anche la vice Presidente della Provincia Maria Cristina Franco si è detta colpita dell’attenzione che i vari attori politici hanno saputo profondere a favore dell’intera comunità cittadina, in cui, ha detto “torno sempre volentieri”.
L’intervento dell’Assessore Regionale Elena Donazzan ha dato la misura dell’importanza, su scala
regionale, che l’area Campus di Schio potrà avere. “Questa è una delle realtà più dinamiche di tutto il
Veneto, sia per l’economia che per la scuola” ha affermato “e il Campus nella sua accezione più ampia può diventare un modello di eccellenza per tutto il Veneto”.
Prima della benedizione del parroco Don Guido Bottegal, che opportunamente ha scelto un brano di San Paolo ai Corinzi con una metafora sullo sport adatta a credenti e laici, hanno portato il loro saluto e soddisfazione anche gli onorevoli Maria Cristina Carretta ed Erik Pretto. La prima, sottolineando
nuovamente la sensazione di salute e sportività del territorio, vi ha rinvenuto i semi propri della comunità che cresce insieme. Il secondo, da ex studente del Liceo Tron si è detto emozionato al pensiero che un parcheggio diventerà l’ennesimo luogo di incontro e di relazione per la città.
In effetti, la nuova palestra sarà adibita anche a pubblici spettacoli e sarà dotata di parcheggio e area
verde. E accanto al sogno di vedere presto l’intero Campus collegato nei suoi diversi presidi, con una
viabilità agevole e senza barriere, anche il servizio di partenza e arrivo degli autobus sarà ottimizzato.
A confermare che l’area è in continuo rinnovamento, qualche giorno prima, politici, autorità cittadine e stampa erano stati coinvolti dall’amministrazione comunale, in una visita a tre istituti scledensi: ITIS, Pasini, e Zanella per vedere rispettivamente la realizzazione di due ascensori, il rifacimento della copertura, la sostituzione dei serramenti.
Quello che si è respirato, posando questa prima pietra, sapeva di fiducia e speranza. Una comunità e una serie di attori, che sul lungo termine investono nel futuro rappresentato dai giovani, creando le condizioni per la loro formazione e crescita, di questi tempi, è sicuramente un ottimo segnale.