
Il gruppo di minoranza di Fratelli d’Italia nel Consiglio comunale di Schio ha presentato un’interrogazione all’Amministrazione per chiedere che il progetto della variante alla SP46 Destra Leogra sia prima illustrato e discusso nell’apposita Commissione consiliare.
La richiesta nasce in vista della presentazione pubblica del progetto, prevista per lunedì 10 novembre al Faber Box. La variante è un’infrastruttura di grande rilievo, destinata a incidere in modo significativo sulla viabilità cittadina e sull’intero sistema di collegamenti dell’hinterland scledense. Fratelli d’Italia ritiene che, proprio per l’importanza dell’opera, sia necessario il passaggio istituzionale in Commissione prima dell’evento divulgativo.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin, Alex Cioni, ha commentato duramente l’approccio scelto dall’Amministrazione: “Presentare un progetto di questa portata prima di averlo condiviso con il Consiglio comunale – e in particolare con la Commissione competente – è un approccio poco rispettoso delle istituzioni che si rappresentano”. Cioni ha aggiunto che “una grande opera attesa da decenni in città va discussa e valutata nelle sedi opportune, nell’interesse esclusivo della comunità e non per finalità di propaganda”.
Dal circolo scledense di Fratelli d’Italia spiegano che “ciò che lascia perplessi non è tanto la presentazione in sé, quanto il metodo scelto”. Sottolineando che la Commissione consiliare è la sede naturale per l’esame e l’approfondimento dei contenuti da parte dei rappresentanti eletti dai cittadini, il circolo ha affermato che “i passaggi istituzionali non possono essere considerati un optional, in quanto rappresentano una garanzia di trasparenza, correttezza amministrativa e rispetto del ruolo del Consiglio comunale”.
La scelta di bypassare la Commissione, promuovendo invece un evento pubblico, “rischia di svuotare di significato le sedi istituzionali e di trasformare un atto amministrativo di grande importanza in un’iniziativa dal sapore più politico che tecnico, soprattutto in un periodo che precede le elezioni regionali“.
Il circolo conclude sostenendo che, se la coincidenza temporale non è casuale, “sarebbe stato opportuno, anzi doveroso, seguire con rigore le procedure e garantire il necessario confronto democratico con gli organismi preposti del consiglio comunale”.



































