A Tva Maria Cristina Strocchi autrice di “Se lo conosci, lo eviti” con Guerra-Lovito: relazione tossica può essere con un lui o una lei

633

Sono stati scritti già molti libri che parlano di legami patologici, di dipendenze affettive, di violenza – ci avevano scritto in anteprima sulla sua presentazione Maria Cristina Strocchi, che ci onora della sua collaborazione, Mariangela Guerra e Maria Lovito autrici di “Se lo conosci, lo eviti“, di cui avevamo riferito il 19 marzo 2022.

Se lo conosci, lo eviti
Se lo conosci, lo eviti

Oggi confermando tutto quanto (ri)leggerete e, soprattutto, la recensione del nostro Michele Lucivero, vi proponiamo l’intervista video di Tva per la rubrica Podcast in cui la dr.ssa Strocchi illustra l’opera ma, soprattutto, consentitelo al vostro “povero” cronista maschio, più volte precisa, come è chiaro nel libro, che il titolo “Se lo conosci, lo eviti” non è al maschile ma è “neutro” perché di partner da evitare ci sono non solo i classici e mediatici uomini ma anche le donne, come confermano i sempre più frequenti casi di nera che in Italia e anche nel Vicentino vedono alcune di loro come “carnefici”.

Questo manuale, riprendiamo d’ora il primo commento del 19 marzo, è diverso perché è rivolto non solo al partner intrappolato in un legame patologico, ma anche ai famigliari, agli amici, alle persone vicine che, capendo le dinamiche, possono aiutare la vittima e, in alcuni casi, il carnefice ad uscire dalla trappola in cui entrambi sono prigionieri.

E’ importante conoscere e avere il coraggio di aiutare, evitando il pensiero dannoso: “Tanto non sono affari miei”.

in “Se lo conosci, lo eviti” vengono descritte le caratteristiche e il modo di presentarsi del carnefice, dei mezzi che usa per graffiare l’anima alla sua vittima, di come quest’ultima perda la sua autostima per compiacere l’altro al punto di perdonare azioni imperdonabili attraverso storie di vita in cui il procedimento di costruzione e mantenimento dei legami  patologici si evince nei dettagli.

E’ importante dare al lettore la possibilità di capire i meccanismi grazie alle relazioni tossiche descritte.

Ricordiamoci che: “A ogni problema amoroso c’è sempre una soluzione… basta avere il coraggio di guardare in faccia la realtà”.

Ci auguriamo che questo libro possa essere letto nelle prime classi delle Scuole Secondarie Superiori per prevenire i fenomeni di violenza così dilaganti e per far comprendere ai giovani su cosa si basa l’amore sano.