Semplificazione del reclutamento pubblico: i Comuni di Padova, Vicenza e Verona adottano le selezioni uniche

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conferenza stampa su reclutamento del personale Padova Vicenza e Verona
La conferenza stampa sulle nuove modalità di reclutamento del personale nei comuni di Vicenza, Padova e Verona

Da novembre 2024 i Comuni di Padova, Vicenza e Verona si preparano a rivoluzionare il loro sistema di reclutamento del personale attraverso l’adozione di una modalità innovativa e più efficiente, promossa dall’ANCI e resa possibile dal Decreto Legge 9 giugno 2021, n. 80. Questa novità rappresenta un passo importante verso la semplificazione amministrativa e la riduzione dei costi, rispondendo alle esigenze di un settore pubblico locale sotto pressione per attrarre e selezionare nuove risorse umane in modo più rapido e trasparente.

Il quadro normativo e il progetto di collaborazione

Il Decreto Legge 80/2021, convertito in legge nel 2021, introduce la possibilità di attivare “selezioni uniche” per la formazione di elenchi di idonei all’assunzione nei ruoli degli enti locali, siano essi a tempo determinato o indeterminato, e in vari profili professionali, inclusa la dirigenza. Questa modalità consente agli enti pubblici di bandire un’unica procedura di selezione, che crea una lista di candidati idonei valida per più amministrazioni, riducendo tempi e risorse spese per singoli concorsi.

Il percorso verso questa innovazione ha coinvolto i tre Comuni, che hanno partecipato ad incontri e laboratori organizzati da ANCI nell’ambito del progetto MediAree – Next Generation City. Durante questi incontri, tecnici e amministratori hanno collaborato alla predisposizione di strumenti normativi e procedurali, tra cui regolamenti, convenzioni tra enti e bandi tipo, necessari per attuare questa nuova modalità di reclutamento.

Un processo di collaborazione e condivisione

L’assessore al personale del Comune di Vicenza, Matteo Tosetto, ha sottolineato l’importanza del supporto di ANCI e della collaborazione tra le città, evidenziando come questa iniziativa rappresenti una risposta concreta alle difficoltà di attrarre risorse nel pubblico locale, spesso ostacolate da procedure complesse e costi elevati. “Con le selezioni uniche,” ha affermato Tosetto, “avremo un processo di reclutamento più semplice, meno costoso e più attrattivo per i cittadini, che potranno partecipare a un’unica prova e scegliere il posto più congeniale alle loro esigenze.”

Anche l’assessora alle risorse umane di Padova, Margherita Cera, ha evidenziato i vantaggi di questa procedura: semplificazione, efficienza e risparmio di risorse. “Un unico concorso, bandito da una delle tre città con ruolo di capofila,” ha spiegato, “crea una lista di idonei per quella funzione. Quando un Comune ha bisogno di assumere, pubblica un interpello interno e seleziona tra i candidati già presenti nella lista, con una prova orale che sostituisce le complicate e costose prove scritte dei concorsi tradizionali.” Questa modalità permette, infatti, di abbattere i costi (tra i 1.000 e i 2.000 euro per concorso) e di velocizzare le procedure, garantendo al contempo una maggiore attrattività per i cittadini.

L’assessore di Verona, Michele Bertucco, ha condiviso questa visione, sottolineando come le selezioni uniche consentiranno ai Comuni di coprire i posti vacanti in tempi rapidi, anche in caso di assenze improvvise o pensionamenti non programmati, migliorando la capacità di risposta delle amministrazioni pubbliche locali.

Una procedura innovativa e condivisa

Le selezioni uniche si articolano in due fasi principali: la prima prevede la formazione di un elenco di candidati idonei attraverso una prova che verifica conoscenze generali (utilizzo di applicazioni informatiche, inglese, capacità logiche e trasversali). La seconda fase consiste negli interpelli, ovvero richieste di assunzione da parte dei singoli enti, che si rivolgono alla lista di idonei e svolgono eventuali prove mirate alle competenze specifiche richieste dal ruolo.

Gli elenchi di idonei avranno una validità di tre anni e saranno periodicamente aggiornati, permettendo l’inclusione di nuovi candidati. I regolamenti dei tre Comuni sono stati già modificati per recepire questa innovazione, e gli accordi tra gli enti saranno formalizzati con delibere di giunta e sottoscrizioni dei responsabili delle risorse umane.

Profili professionali e ruoli di leadership

Per questa prima fase, i Comuni di Padova, Vicenza e Verona hanno individuato specifici profili professionali oggetto di selezione unica: funzionari amministrativi, tecnici e di polizia locale. Padova si concentrerà su funzionari amministrativi e informatici, Vicenza su istruttori e funzionari tecnici, Verona su istruttori e funzionari di polizia locale. I concorsi saranno gestiti da un ente capofila, che coordinerà anche le future modifiche in base alle esigenze di ciascun Comune.

Un passo avanti verso l’attrattività e l’efficienza

L’obiettivo di questa iniziativa è duplice: migliorare l’efficienza delle assunzioni nelle amministrazioni comunali e aumentare l’attrattività del lavoro pubblico locale. La semplificazione delle procedure, il risparmio di risorse e la possibilità di partecipare a un’unica selezione sono elementi chiave per rendere i Comuni più competitivi e attrattivi per i giovani professionisti.

Questa strategia si inserisce in un contesto più ampio, in cui l’ANCI promuove il ricorso alle selezioni uniche anche come strumento di valorizzazione del ruolo dei Comuni capoluogo come enti capaci di attuare politiche di area vasta, rafforzando la collaborazione tra territori e ottimizzando le risorse disponibili.

qui il Comunicato ufficiale del Comune di Vicenza