
Il progetto di realizzare un nuovo impianto di trattamento di rifiuti pericolosi da parte della Silva Srl (ex Safond-Martini) a Montecchio Precalcino incontra un’opposizione sempre più ampia, riferisce Comitato Tuteliamo la Salute. Dopo mesi di mobilitazioni civiche, prese di posizione istituzionali e pressioni politiche, arrivano ora sviluppi significativi sul fronte delle zone di salvaguardia dei pozzi idropotabili. (qui altre informazioni sul caso Silva, ndr)

Il voto dei sindaci ATO Bacchiglione: “Provvedimento immediatamente eseguibile”
È stato infatti reso pubblico il verbale della votazione dell’assemblea dei sindaci dell’ATO Bacchiglione, riunitasi lo scorso 12 agosto: 78 i Comuni presenti, con 76 voti favorevoli (su 878.130 abitanti rappresentati) e solo due astenuti, Grisignano di Zocco e Ospedaletto Euganeo. Nel documento, firmato dal direttore Francesco Corvetti, si legge chiaramente: “Votazione valida. Provvedimento approvato e immediatamente eseguibile”.
Un passaggio considerato cruciale: all’interno delle nuove zone di tutela sarà vietata la gestione e lo stoccaggio di rifiuti pericolosi. Di fatto, il progetto Silva non potrà essere autorizzato senza violare tali prescrizioni.

Mobilitazione dei duevillesi: lettere alla Provincia per difendere i pozzi
Intanto, decine di famiglie di Dueville hanno scritto direttamente alla Provincia di Vicenza, indirizzando le proprie osservazioni al responsabile del procedimento VIA, il dott. Baldisseri. Nei loro appelli, pubblicati sul sito provinciale, chiedono la massima tutela per i pozzi idropotabili che forniscono l’acqua a gran parte del territorio. Dueville, infatti, è privo di acquedotto e ogni abitazione dipende dal proprio pozzo domestico: una risorsa che, denunciano i cittadini, rischia di trasformarsi da valore a minaccia se compromessa da attività inquinanti.
Altavilla si schiera: “Il principio di precauzione è un dovere”
Sul fronte politico-amministrativo, dopo Vicenza, Costabissara, Creazzo e Monteviale, anche Altavilla Vicentina ha approvato una delibera contro il progetto Silva. Nel documento, votato il 21 luglio, il Consiglio comunale ribadisce come “il principio di precauzione non sia un’opzione, ma un dovere, soprattutto quando si parla di salute pubblica”.
Il PD incalza: “Regione e Provincia dicano no”
Il Partito Democratico, con la deputata Rosanna Filippin e la consigliera regionale Chiara Luisetto, ha chiesto alla Regione Veneto di accelerare l’iter di riconoscimento formale delle zone di salvaguardia, esortando nel frattempo la Provincia di Vicenza a tenerne conto già da ora. “Nardin abbia il coraggio di dire no al piano Silva”, incalza Filippin, ricordando il precedente Miteni. Luisetto sottolinea invece la portata del voto dei sindaci: “Un segnale forte e inequivocabile di attenzione alla salute pubblica e all’ambiente”.
Tutti contro, nessuno a favore
Al momento nessuna voce si è levata a sostegno del progetto di Silva Srl. A fronte della compattezza dei sindaci, delle proteste dei cittadini e della posizione netta di partiti e Comuni, resta ora alla Provincia di Vicenza l’onere della decisione finale.
Il Comitato Tuteliamo la Salute, che da anni segue la vicenda, ribadisce la propria contrarietà e invita le istituzioni ad ascoltare il territorio: “Non è accettabile mettere a rischio l’acqua potabile di migliaia di persone per un impianto di rifiuti pericolosi”.