
Con 76 voti a favore, 2 astenuti e nessun contrario i sindaci dei comuni appartenenti al consorzio ATO Bacchiglione hanno votato e approvato le zone di salvaguardia dei pozzi idropotabili di Dueville e Villaverla, bloccando così quasi certamente il nuovo impianto di Silva Srl a Montecchio Precalcino: il voto che con ogni probabilità metterà la parola fine al progetto Silva è avvenuto ieri, 12 agosto. Affinché fosse valido era necessario il quorum di 1/3 rispetto alla popolazione rappresentata dai sindaci, che è stato agevolmente superato con una popolazione rappresentata da 78 su 135 sindaci, pari a 887.695 abitanti.

Ora l’ultima parola ce l’avrà la Regione Veneto, che dovrà recepire tali aree e inviare la prescrizione ai comuni coinvolti per l’attuazione delle nuove normative. Quando saranno definitivamente approvate, all’interno delle zone di salvaguardia saranno vietati diversi comportamenti a rischio inquinamento e contaminazione dell’ambiente, e precisamente: dispersione di fanghi e acque reflue, anche se depurati; accumulo di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi; spandimento di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi; dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche proveniente da piazzali e strade; aree cimiteriali; apertura di cave che possono essere in connessione con la falda; apertura di pozzi ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate al consumo umano; gestione di rifiuti; stoccaggio di prodotti ovvero sostanze chimiche pericolose e sostanze radioattive; centri di raccolta, demolizione e rottamazione di autoveicoli; pozzi perdenti; pascolo e stabulazione di bestiame che ecceda i 170 chilogrammi per ettaro di azoto presente negli effluenti.
È stato approvato un emendamento che ha accolto la richiesta del Comune di Thiene di prevedere l’istituzione di un tavolo di lavoro tecnico per la definizione delle linee guida relative agli interventi. Parzialmente accolta poi un’altra richiesta del sindaco thienese Michelusi, cioè che “le spese che si rendessero necessarie per gli adeguamenti e ricollocamenti delle attività presenti nelle aree di tutela allargata, trovino collocazione tra le voci di costo coperte dalla tariffa”. È stata poi prevista “la possibilità di utilizzare parte dell’avanzo di amministrazione del Consiglio di Bacino Bacchiglione per fornire un eventuale contributo alle attività dei Comuni territorialmente coinvolti”.
Impianto di rifiuti Silva all’interno della zona protetta
Proprio all’interno della zona individuata e approvata dai sindaci si trova l’insediamento di Silva Srl, presso cui la stessa ditta aveva chiesto alla Provincia di Vicenza di poter costruire un impianto di rifiuti pericolosi: ora tale impianto sarà vietato per legge.
Il procedimento VIA in corso in Provincia sull’impianto di Silva è dunque interconnesso con l’attesa approvazione finale della Regione del Veneto delle zone di salvaguardia, che potrebbe arrivare con tempi non ancora definiti. L’avvio del tavolo dei servizi in Provincia è atteso nel mese di settembre.