Spaccio in zona rossa: pusher inseguito e fermato a Campo Marzo. Possamai: «Controlli anche negli altri quartieri»

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L’operazione congiunta tra Polizia Locale e Guardia di Finanza porta al sequestro di cocaina e alla denuncia di un pusher 27enne. Il sindaco: «Servono rinforzi per non lasciare scoperto il resto della città»

È stato bloccato a Campo Marzo dopo un inseguimento tra viale Milano e piazzale Bologna. Addosso e nei paraggi sei dosi di cocaina, 290 euro in contanti e una resistenza fisica all’arresto finita con una denuncia e un provvedimento di allontanamento dalla zona rossa. L’episodio, il secondo di questo tipo da quando è stata istituita l’area di sicurezza attorno alla stazione ferroviaria, è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 16 luglio.

Zona rossa a Vicenza (foto di archivio)
Zona rossa a Vicenza (foto di archivio)

Protagonista un 27enne, Z.R., fermato dagli agenti del settore operativo di polizia giudiziaria della Polizia Locale di Vicenza e da quelli della Guardia di Finanza durante un controllo mirato al contrasto dello spaccio su strada. Dopo aver notato l’uomo aggirarsi con fare sospetto in viale Milano, i militari hanno cercato di fermarlo, ma lui ha tentato la fuga fino all’ingresso di Campo Marzo, dove è stato raggiunto. Durante la corsa si era liberato di un sacchetto di nylon – poi recuperato – contenente sei dosi di cocaina.

Nonostante il pusher abbia tentato di opporre resistenza con calci e pugni, è stato definitivamente bloccato, portato negli uffici di via Torino, identificato, foto-segnalato e denunciato per detenzione ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Contestualmente, essendo il fatto avvenuto nella cosiddetta “zona rossa”, a Z.R. è stato notificato un provvedimento di allontanamento emesso dalla Prefettura di Vicenza.

Possamai: «Zona rossa sì, ma attenzione anche agli altri quartieri»

«Stiamo collaborando con impegno ai controlli nell’area della zona rossa – commenta il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai – ma è fondamentale mantenere un presidio attivo anche negli altri quartieri della città. Lo abbiamo ribadito anche ieri al ministro dell’Interno Piantedosi: se non si adeguano gli organici, si rischia di blindare una zona lasciandone scoperte molte altre».

L’istituzione della zona rossa ha infatti previsto un rafforzamento dei controlli nell’area attorno alla stazione e al Quadrilatero, ma secondo il primo cittadino la misura – utile – non può bastare da sola senza un supporto sistemico: «La sicurezza urbana è un diritto per tutta Vicenza, non solo per il centro», ha concluso Possamai.