Il presidente Luca Zaia ha dichiarato lo stato di emergenza regionale a seguito dell’ondata di maltempo che, da ieri mattina, sta flagellando il Veneto. Nonostante un’intensità minore rispetto alla notte scorsa, i temporali persistono in diverse aree, causando allagamenti e disagi, in particolare nelle province di Padova, Rovigo e Venezia.
Le zone più colpite sono il Polesine, con le località di Porto Tolle e Badia, l’area di Trebaseleghe e l’intera zona del Miranese e Noalese. Zaia ha ringraziato le squadre della Protezione civile del Veneto, i Vigili del fuoco e le forze dell’ordine per il loro incessante lavoro.
Per valutare la portata dei danni, i tecnici regionali effettueranno un primo censimento assieme ai sindaci delle aree colpite. “Il fascicolo resterà aperto fino al termine dell’emergenza”, ha affermato Zaia, sottolineando che nelle prossime ore gli ambiti interessati verranno aggiornati.
La Protezione civile del Veneto ha segnalato un sistema temporalesco particolarmente intenso che si è sviluppato intorno alle 23 di ieri sul Delta del Po, con la stazione di Porto Tolle che ha registrato un’intensità di 56.6 mm/h.
I Vigili del Fuoco hanno effettuato 90 interventi in totale, con la provincia di Padova che ha registrato il maggior numero di richieste, ben 40, concentrate soprattutto a Trebaseleghe. Nel Rodigino, le squadre sono intervenute 30 volte, in particolare a Badia Polesine, Trecenta e Porto Tolle, per allagamenti a garage e seminterrati. Anche a Venezia, nelle zone di Mirano, Salzano e Noale, si sono registrati 20 interventi.
Nel corso dei fenomeni più intensi, si sono verificati allagamenti che hanno portato all’interruzione delle linee elettriche a Trebaseleghe, Mirano, Salzano, Spinea e Noale. Oltre ai Vigili del Fuoco, oltre 200 volontari della Protezione civile, in 70 squadre, stanno lavorando senza sosta per risolvere le emergenze.
