
PALERMO (ITALPRESS) – A Palazzo dei Normanni, a Palermo, nel corso di una conferenza stampa, Sud Chiama Nord ha illustrato la linea politica e le proposte che il movimento intende presentare nell’ambito della Legge Finanziaria 2026. Si tratta di un pacchetto di 100 proposte del valore di 1 miliardo e mezzo di euro, che il gruppo parlamentare dell’Ars sottoporrà al governo Schifani per inserirle nella manovra di stabilità di fine anno.
Ad aprire i lavori è stato il coordinatore regionale di Sud chiama Nord Danilo Lo Giudice, che ha introdotto l’incontro sottolineando il senso del lavoro svolto nelle ultime settimane: “In queste settimane abbiamo lavorato sulle misure che intendiamo proporre e sostenere nella nostra Regione — ha spiegato Lo Giudice — misure che riguardano diversi settori e molteplici criticità e che vogliamo rendere realmente funzionanti. Si tratta di proposte con una visione ampia e complessiva, frutto non solo dell’esperienza maturata in questi anni, ma anche della principale caratteristica del nostro movimento: essere un movimento formato da sindaci, amministratori operativi, assessori e consiglieri comunali, da persone che vivono quotidianamente il territorio, ne conoscono le peculiarità, i problemi e anche le potenzialità. Queste sono le basi sulle quali stiamo lavorando: individuare soluzioni concrete per affrontare le criticità e costruire una prospettiva diversa per la nostra terra. Il nostro approccio sarà di natura politico-istituzionale e finanziaria, ma anche profondamente territoriale e costruttiva. Le proposte che stiamo presentando al Governo regionale riguardano temi che riteniamo essenziali e fondamentali. Attraverso i dati vogliamo evidenziare alcune specificità che meritano attenzione, per rilanciare e rendere più efficace l’azione amministrativa e di governo, rafforzando i settori strategici della Regione”.
“Questa – ha affermato Cateno De Luca -, di fatto è la nostra Legge di Stabilità per la Sicilia, quella che noi avremmo fatto se fossimo stati al Governo. Si tratta del frutto dell’esperienza maturata sul territorio e della conoscenza diretta delle dinamiche regionali. Serve a scuotere le coscienze e a porre al centro alcune questioni che riteniamo decisive. Abbiamo concentrato la nostra attenzione su una serie di ambiti che comprendono circa 100 proposte. Stiamo completando l’elaborazione dei testi per poterli presentare ufficialmente, perché ogni proposta si fonda su dati, numeri e analisi concrete. La nostra impostazione parte da un presupposto chiaro: noi non facciamo parte di questo Governo, ma rappresentiamo un’opposizione costruttiva. Non siamo qui per distruggere, ma per proporre. Il nostro è un approccio serio e pragmatico, basato su un confronto di merito. Le proposte sono articolate in più pacchetti tematici”.
Il primo, è stato spiegato, riguarda gli enti locali, un tema fondamentale per Sud chiama Nord, dal momento che è un movimento dei sindaci, delle amministrazioni, dei territori. Il Movimento, è stato sottolineato, ha lavorato su interventi che toccano anche le isole minori, dove i numeri, pur piccoli, raccontano grandi problematiche. Sulle opere pubbliche locali si chiede più sussidiarietà, perché troppe competenze restano bloccate o centralizzate, rallentando l’attuazione degli interventi. Basti pensare, è stato puntualizzato, ai comuni costieri, circa 140 in tutta la Sicilia, che oggi vivono una situazione di forte criticità legata anche alla gestione delle concessioni e degli spazi demaniali. Ma le proposte riguardano anche Sviluppo e semplificazione amministrativa; ambiente e valorizzazione dei territori; Accelerazione della spesa; politiche sociale e giovanili.
“Serve una visione diversa – ha aggiunto De Luca -, fondata sulla responsabilità, sulla collaborazione istituzionale e sulla capacità di ascoltare chi ogni giorno amministra dal basso. Non possiamo continuare a fare norme solo per riempire le pagine della Gazzetta Ufficiale. Dobbiamo invece introdurre regole che garantiscano risultati concreti, che rispondano ai bisogni reali dei territori e delle persone. Chiederemo formalmente un incontro al Governo per discutere nel merito le nostre proposte. Noi siamo pronti a collaborare, a sostenere un percorso condiviso di riforme e di misure concrete. Ma se il Governo non accoglierà le nostre istanze, andremo avanti comunque, con i fatti e con la forza delle idee. Non facciamo parte della coalizione di centrodestra, non facciamo parte del governo e nemmeno degli sfascisti e di chi grida in continuazione inutilmente senza essere nelle condizioni di sedersi per affrontare corpo a corpo il merito delle questioni – ha affermato De Luca – Il governo è ancora in tempo per inserire i nostri emendamenti nella loro proposta altrimenti li presenteremo in commissione Bilancio e li discuteremo uno per uno. La sfida non sulle poltrone che a noi non interessano, ma sul buon governo e sulle soluzioni alle criticità. Schifani – ha aggiunto De Luca -, deve fare uno sforzo in più, dando credibilità a Palazzo d’Orleans. Se il governo dà una apertura alle nostre proposte non avremo problemi a sostenere il percorso della legge di stabilità che esce dalla giunta, i temi che poniamo sono indispensabili”.
Nel corso della conferenza, sono intervenuti anche i deputati Giuseppe Lombardo e Matteo Sciotto, che hanno approfondito i rispettivi ambiti di intervento. “La Sicilia conta il più alto numero di comuni in dissesto o in pre-dissesto d’Italia: è un’emergenza strutturale che non può più essere affrontata con misure straordinarie — ha evidenziato Lombardo —. Servono strumenti stabili, legati a criteri di efficienza e responsabilità. Chi migliora la propria capacità di riscossione e gestisce bene le risorse va premiato, non penalizzato. È ora di rimettere i comuni al centro delle politiche regionali, perché sono loro il vero motore dei territori”. “Chi come noi viene dal mondo dei sindaci sa bene cosa significa garantire ogni giorno i servizi con risorse limitate e personale precario — ha aggiunto Sciotto —. Dietro ogni dipendente comunale ci sono persone che hanno dato tutto alla propria comunità e meritano stabilità e rispetto. Le nostre proposte vanno in questa direzione: tutelare i lavoratori, rafforzare i servizi sociali e creare le condizioni per una pubblica amministrazione efficiente e umana”.
– foto ufficio stampa Sud Chiama Nord –
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