
Ecco una botta e risposta, che sintetizza e rende leggibile lo scontro tra il consigliere Andrea Zanoni (AVS) e la vicepresidente Elisa De Berti (Lega) sulla questione Pedemontana Veneta e fondi per la sicurezza stradale. Sullo sfondo dello scontro, l’approssimarsi delle elezioni regionali di novembre, con Zanoni già schierato al fianco del candidato presidente Giovanni Manildo. E la Pedemontana sembra destinata a restare uno degli argomenti più roventi di questa campagna.
Zanoni: “I fondi divorati dalla Pedemontana. Esclusi 50 Comuni dai progetti per la sicurezza”

Il consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra, Andrea Zanoni, non ha usato mezze parole: “La Pedemontana Veneta è una voragine che inghiotte le risorse destinate alla sicurezza stradale. Su 58 Comuni trevigiani che hanno presentato progetti, solo 8 riceveranno fondi. Gli altri, pur avendo rispettato tutti i requisiti, resteranno a bocca asciutta”.
Secondo Zanoni, nella delibera regionale n. 646 e nella recente manovra di bilancio mancano all’appello oltre 17 milioni di euro per completare il finanziamento dei progetti. Una carenza che, a suo dire, deriva direttamente dal peso economico della Superstrada Pedemontana Veneta: “Il canone annuo è di oltre 200 milioni e salirà fino a 450. Una condanna che blocca ogni investimento nella sicurezza”.
E rincara la dose: “Con 26 morti sulle strade trevigiane in appena 7 mesi, ignorare questi progetti è irresponsabile. Il mio emendamento per aggiungere 3 milioni al fondo è stato bocciato. Eppure, per altre opere e persino per il Ponte sullo Stretto, i soldi si trovano sempre”.
De Berti: “Zanoni manipola i dati. Finanziamenti record, altro che tagli”

Non si è fatta attendere la replica della vicepresidente regionale e assessora alle Infrastrutture Elisa De Berti, che accusa il consigliere AVS di “strumentalizzazione elettorale” e “uso distorto dei numeri”.
“Nel 2025 abbiamo stanziato 17,5 milioni per la sicurezza stradale, uno dei valori più alti di sempre, con un aumento del 30% rispetto alla media annua del periodo 2016-2023. Dove sarebbero i tagli?”, dichiara De Berti.
Smentisce anche il nesso diretto tra i fondi SPV e i progetti bocciati: “La Pedemontana è entrata in funzione da poco. I bandi per la sicurezza sono competitivi, con criteri oggettivi, e i Comuni lo sanno. Parlare di ‘condanna dei trevigiani’ è offensivo e falso”.
“La SPV disastrosa? Ma Zanoni… la percorre”
De Berti non risparmia una stoccata personale: “Zanoni dice che la SPV è disastrosa, ma la percorre abitualmente. Gli suggerisco di boicottarla, se davvero ci crede. Ci spieghi come riesce a passare da Treviso a Vicenza così in fretta, se non grazie alla Pedemontana”.
Infine, l’assessora difende i conti della Regione: “Il bilancio è sotto controllo e approvato dalla Corte dei Conti. I flussi sulla SPV sono in crescita. Le entrate ci sono, e la sicurezza resta una priorità. Semplicemente, Zanoni cerca nemici a ogni curva”.