Svaniti fondi FIR? Zanettin: “600 milioni per Carta «Dedicata a te» attingono da conti dormienti ma non da quelli per azzerati dalle banche”

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Carta Dedicata a te e FIR
Carta Dedicata a te e FIR

Una doccia fredda in questi ultimi giorni ha rischiato di raffreddare le speranze dei risparmiatori titolari di azioni azzerate delle banche e delle loro associazioni. La notizia, diffusa da Il Fatto quotidiano del 6 novembre 2023, su un possibile diverso utilizzo dei fondi destinati al FIR a favore della Carta “Dedicata a te”, giungeva inaspettata agli ammessi al Fondo Indennizzo Risparmiatori, che dal 13 novembre inizieranno a ricevere i bonifici per il sospirato ulteriore 10 per cento in aggiunta a quanto già percepito, il 30% del valore delle azioni azzerate fino a un massimo di 100.000 euro.

Qualcuno già ipotizzava che i residui fondi FIR fossero svaniti e le coperture saltate, con buona pace delle loro legittime aspirazioni (l’origine dei dubbi è descritta in fondo*, ndr).

Proprio per questo abbiamo chiesto lumi al senatore Pierantonio Zanettin, che da tempo sempre si occupa di vicende legate al FIR e sempre pronto a rispondere alle nostre domande.

Zanettin deputato Forza Italia membro commissione banche e Cavallari presidente Adusbef Veneto
Pierantonio Zanettin, senatore di Forza Italia, membro, da deputato nella legislatura 2018-2022, della commissione banche, e avv. Fulvio Cavallari responsabile regionale di Adusbef Veneto

Onorevole Zanettin, il servizio bilancio del Senato ha gettato un sasso nello stagno con una sua nota di lettura che parrebbe addirittura mettere in forse le risorse destinate al fondo indennizzo risparmiatori, cosa può dirci in proposito, sono fondati i timori dei risparmiatori? 

“In realtà la Carta “Dedicata a te” non è finanziata con i fondi FIR ma con altri proventi provenienti dai conti dormienti”

Lo dice dando per certa la notizia per cui i risparmiatori e le rispettive associazioni possono stare tranquilli?

“Ho appena fatto una verifica presso il gabinetto del ministro Giancarlo Giorgetti”

Se non abbiamo compreso male quindi si tratta dello stesso “serbatoio”, diciamo,  ma i  fondi da utilizzare restano distinti. È corretto?

“Certo il FIR è stato coperto con conti dormienti a suo tempo, oggi con altri importi dei conti dormienti viene coperta anche la  tessera “Dedicata a te”, il  Dossier del senato ha generato un equivoco” .

Se il senatore Zanettin con la sua lettura fatta alla luce di opportuni riscontri forniti dagli addetti ai lavori, permette di chiarire dubbi o perplessità, ancora una volta c’è da ricordare come la “scoperta”, durante la ricerca di coperture per indennizzare i soci delle banche azzerate, di miliardi di euro di fondi dormienti e la loro “riesumazione” dalle casse delle banche e delle compagnie di assicurazione abbia fornito allo Stato, per mano del MEF, a cui tali fondi sono assegnati per legge, anche se in passato erano rimasti di fatto inutilizzati, uno strumento da cui attingere, senza toccare tasse e bilanci statali, risorse da assegnare a diverse categorie di cittadini colpiti da… “disagi”.


]L’origine dei dubbi

Il dubbio o i timori derivavano dalla lettura del “Servizio del bilancio, (2023). Nota di lettura, «A.S. 926: “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026″». NL95, novembre 2023, Senato della Repubblica, XIX legislatura.

Come sempre siamo andati a verificare la fonte, puntualmente rintracciata alle pagine 2,3 del sopra citato documento: Articolo 2 (Misure per il sostegno degli indigenti e per gli acquisti di beni di prima necessità – Carta “Dedicata a te”)

Il comma 1 incrementa di 600 milioni di euro per l’anno 2024 il fondo destinato alla già menzionata carta per l’acquisito di beni alimentari di prima necessità e di carburanti, nonché, in alternativa a questi ultimi, di abbonamenti per i mezzi del trasporto pubblico locale).

Il comma 2 reca la copertura degli oneri derivanti dall’attuazione del comma 1, pari a 600 milioni di euro per l’anno 2024, mediante il corrispondente versamento all’entrata del bilancio dello Stato delle risorse della contabilità speciale di cui all’articolo 7-quinquies, comma 7, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5 che restano acquisite all’erario.

Se nulla c’è da osservare al riguardo in relazione agli incrementi disposti ai commi 1 e 5, che incrementa di 50 milioni di euro per l’anno 2024 il Fondo per la distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti, sulla copertura dei 600 milioni di cui al comma 2, si tratta di una contabilità speciale alimentata dall’importo dei conti correnti e dei rapporti bancari definiti come dormienti all’interno del sistema bancario nonché del comparto assicurativo e finanziario, ben noti a chi ha usufruito degli indennizzi del FIR, alimentato proprio dai conti dormienti per 1 miliardo e 575 milioni di euro.

Si legge nelle “carte” del Senato che “Al fine di verificare la congruità della copertura, andrebbero fornite informazioni sulle disponibilità esistenti delle risorse e sulle disponibilità residue per le finalità del fondo per gli indennizzi ai risparmiatori. “(Servizio del bilancio, (2023). Nota di lettura, «A.S. 926: “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026″». NL95, novembre 2023, Senato della Repubblica, XIX legislatura.)

In effetti il virgolettato in grassetto parevano ingenerare dubbi e rafforzare timori diffusi che al precedente intervista ha fugato.