Tav, incontro pubblico il 13 dicembre al teatro Astra di Vicenza: “Spiegheremo gli effetti collaterali del progetto”

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I portavoce dei comitati promotori e organizzatori, Associazione Caracol Olol Jackson, Gruppo Tav Perchè Vicenza est, Comitato dei Ferrovieri, Centro Sociale Bocciodromo Vicenza, Associazione Civiltà del Verde e Comunità Vicentina per l’Agroecologia lanciano la serata del 13 dicembre alle ore 20:30 al teatro Astra di Vicenza: un incontro pubblico sul Tav, dove interverranno esperti di diverse estrazioni, che esporranno ai cittadini gli effetti collaterali del progetto “attraversamento di Vicenza”.

L’evento è un’altra tappa del percorso – si legge nel comunicato di presentazione – per chiedere nuovamente e con più forza una moratoria al progetto TAV a Vicenza, dopo la bella e colorata manifestazione del 30 settembre, quando 1500 cittadine e cittadini hanno invaso in modo pacifico e gioioso le vie della città per dire che è fondamentale mettere in discussione un progetto che non dà garanzie per la salute delle persone e dell’ambiente.

Per questo motivo continuiamo a chiedere una valutazione di impatto ambientale e sanitario, una comparazione con l’ambito di stazione e il vaglio di proposte alternative, come l’utilizzo di tecnologie ERTMS, per aumentare la capacità.

Questo progetto impone una serie di interrogativi a cui non abbiamo risposta:

perchè spendere 2,2 miliardi di euro, in particolare in questa situazione economica, per 6 km di ferrovia e opere stradali?

perchè non investire sulla mobilità urbana e regionale, dal momento che il 95% dei passeggeri utilizza treni regionali o intercity?

perchè non investire sul potenziamento delle banchine, che permetterebbero di aumentare la capacità dei treni merci?

E, nello specifico del progetto di Vicenza, nessuno ci ha spiegato il motivo di attraversare la città, con tutte le criticità e i danni che comporta, per un territorio unico come quello di Vicenza, l’attraversamento che è in realtà impraticabile a causa dell’imbuto che si trova sotto viale del Risorgimento.

Per questo il progetto è stato diviso in due lotti: e mentre il lotto ovest è ormai definitivo, il lotto est è in alto mare. Come a dire che costruiamo le fondamenta di un edificio senza sapere se saremo in grado di costruire anche la parte superiore.

Il tutto viene promosso come progetto green e, infatti, i primi lavori saranno relativi alle opere stradali! La cantierizzazione all’interno della città sarà devastante. Ricordiamo ancora una volta che Vicenza è una delle città più inquinate in Europa. Ed è proprio la cantierizzazione ciò che contestiamo a gran voce, perché, in primo luogo, metterà in serio pericolo la salute dei cittadini.

Siamo qui come realtà associative diverse ma tutti d’accordo nel preservare la salute di una città e dei suoi cittadini. Per questo abbiamo organizzato un incontro pubblico mercoledì 13 dicembre alle ore 20:30 al teatro Astra, che sia opportunità di informazione e confronto in città.

L’evento infatti vuole essere uno spazio di incontro-confronto, aperto all’ascolto di informazioni che arrivano da fonti diverse rispetto all’attuatore dell’opera, perchè pensiamo sia fondamentale una pluralità di informazione, di voci e di angolature diverse: è troppo da ingenui chiedere all’oste se il vino è buono! Ascolteremo tecnici di comprovata esperienza e professionalità in materia di grandi opere, cantieri e mobilità, ma non solo faremo anche riflessioni più ampie che coinvolgono la vita, come viviamo in relazione tra noi e il territorio che ci ospita, quale comunità vogliano costruire per noi ora, quale mondo vogliamo lasciare alle future generazioni.

Abbiamo invitato formalmente il Sindaco, gli Assessori e tutti i membri del Consiglio Comunale a presenziare all’evento, e chiederemo loro ancora una volta di riflettere sulle analisi negative redatte da esperti in materia di PFAS e polveri sottili, oltre alle analisi negative sui costi e benefici dell’opera.

Per questo motivo insistiamo nel chiedere che il progetto sia fermato e che siano effettuate le analisi di impatto sanitario e ambientale sul progetto definitivo, e anche le analisi sulla produzione di anidride carbonica e sull’impatto per le risorse idriche del territorio.

Perché se un progetto fa male a una città e alla salute dei suoi cittadini, va fermato! Non è troppo tardi per valutare le soluzioni alternative già esistenti!

Interverranno come relatori all’evento Tav

Dott. Erasmo Venosi – Componente della commissione trasporti del Ministero delle Infrastrutture ed esperto di valutazione di impatto ambientale;

Prof.ssa Marina Clerico (contributo video) – Docente presso il dipartimento di ingegneria dell’ambiente, del territorio e delle infrastrutture politecnico di Torino;

Don Matteo Zorzanello (contributo video) – Responsabile Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Vicenza;

Dott. Renato Giaretta – ISDE Medici per l’ambiente Vicenza;

Dott. Francesco Bertola – ISDE Medici per l’ambiente Vicenza;

Dott. Luca Giunti – Membro della commissione tecnica in Val di Susa, esperto di valutazioni di impatto ambientale;

che relazioneranno sulle conseguenze della cantierizzazione in città, degli impatti ambientali e sanitari, delle normative europee e PNRR.

Al termine delle relazioni sarà dato spazio al dibattito pubblico.