
Con i nuovi tempi previsti per i lavori sulla viabilità legati all’Alta Velocità a Vicenza, il quartiere del Ferrovieri rischia di essere tagliato fuori dal resto della città per un anno e mezzo: è questa la preoccupazione espressa da Francesco Di Bella, della Coalizione Civica Sinistra Verdi. Sul tema Di Bella era stato protagonista di un partecipato incontro inserito tra gli appuntamenti della “Scuola del lunedì” nel quartiere dei Ferrovieri, che assieme a San Lazzaro è il più colpito da demolizioni ed espropri necessari ai lavori per il passaggio dell’Alta velocità nel capoluogo berico. In un comunicato diffuso oggi, Di Bella esterna un’altra preoccupazione, quella che i cantieri portino ad una viabilità sempre più “chiusa”: «Quello che leggiamo sui giornali – afferma – ci preoccupa. A quanto apprendiamo infatti i lavori per il nuovo cavalcaferrovia di via Maganza slittano inesorabilmente in avanti, con chiusura prevista a fine 2028, negli stessi mesi in cui si dovrebbero chiudere i lavori della sottovia di via dell’Arsenale. Si tratta dei due nuovi collegamenti tra il quartiere dei Ferrovieri e il resto della città.”
Ma in attesa dei collegamenti nuovi, che succederà ai vecchi? Il problema è proprio questo: «Nessun ritocco è stato fatto – sottolinea l’esponente CCSV – al cronoprogramma per gli abbattimenti di Ponte Alto e del cavalcavia di Ferretto de Ferretti, con una grave conseguenza: tolto viale Fusinato, il nostro quartiere rimarrebbe tagliato fuori dalla città per almeno un anno e mezzo.”
La richiesta di Di Bella quindi è chiara: “Bisogna risolvere urgentemente il problema, facendo sì che i tre nuovi collegamenti, incluso il sottopasso in Fiera, vengano realizzati prima di abbattere Ponte Alto e Ferreto de Ferreti, come peraltro promesso da IRICAV2 nel protocollo d’intesa con il Comune di Vicenza firmato pochi mesi fa, in cui queste cose sono state messe nero su bianco.”







































