Telerefertazione analisi sanitarie, l’Ulss 7 Pedemontana accelera nel servizio

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L’ULSS 7 Pedemontana accelera ancora sulla telemedicina e telerefertazione: la novità più recente riguarda proprio quest’ultima. L’Azienda ha infatti siglato con le organizzazioni sindacali della dirigenza sanitaria un nuovo accordo sindacale che regolamenta l’attività di refertazione da casa da parte dei medici e biologi del Laboratorio Analisi.

Più in dettaglio, il progetto “Lab Remoto” prevede che durante l’orario di reperibilità possano essere validate e firmate da remoto tutte le richieste, salvo quei casi in cui lo specialista ritenga necessaria la gestione in presenza.

“Il tutto – si apprende da una nota alla stampa – grazie alle caratteristiche del sistema informatico aziendale, che da una parte integra un sistema di riconoscimento e tracciabilità dell’operatore, dall’altra consente di condividere in rete non solo documenti e dati strumentali, ma anche le immagini digitalizzate derivanti dalla scansione dei vetrini; il tutto naturalmente nel rispetto dei protocolli di dematerializzazione della documentazione clinica previsti dalle normative in vigore”.

Una rivoluzione destinata ad avere un impatto rilevante, considerando che ogni giorno nella fascia oraria di reperibilità vengono eseguiti oltre 1.400 test di laboratorio su circa 200 pazienti nei giorni feriali, e oltre 5000 test di laboratorio su circa 800 pazienti nei giorni di sabato e domenica.

“La validazione clinica in rete – sottolinea Michela Conte, direttore amministrativo dell’Ulss 7 Pedemontana – è una necessità resa ormai imprescindibile nell’organizzazione di una moderna azienda socio-sanitaria, caratterizzata da un know-how sempre più concentrato rispetto ai diversi presidi ospedalieri. Come molte innovazioni, anche questa è in qualche modo figlia del Covid, perché è una pratica nata con la pandemia che però si è poi dimostrata utile anche in un contesto ordinario: infatti la telerefertazione degli esami di laboratorio nella nostra Azienda già si faceva, ma in emergenza per così dire, mentre con questo accordo abbiamo istituzionalizzato la procedura, strutturandola all’interno del normale orario di lavoro. Questo consentirà ai medici e biologi di laboratorio anche una migliore organizzazione del lavoro, che vuol dire maggiore produttività ma anche evitare che chi è reperibile debba recarsi in ospedale solo per refertare un esame urgente”.

Il progetto “Lab Remoto” nasce da una proposta riorganizzativa del direttore dell’Uoc di Medicina di Laboratorio, Mariela Marinova, approvata dal direttore sanitario, e rientra nell’ambito di un accordo sindacale più ampio sul lavoro agile, che l’Ulss 7 Pedemontana riconosce a diverse categorie di lavoratori sulla base di alcuni criteri di priorità, come quei lavoratori che hanno più di un figlio oppure problematiche di salute che rendono disagevole raggiungere la sede di lavoro o anche che abitano ad una elevata distanza dalla sede lavorativa.

“Con il progetto Lab Remoto l’Ulss 7 Pedemontana conferma la propria attenzione alle potenzialità della telemedicina e telerefertazione – sottolinea il direttore generale Carlo Bramezza -, dopo avere svolto per oltre un anno un progetto sperimentale di telemedicina in collaborazione le farmacie nel territorio e avere avviato per primi in Veneto il nuovo sistema unico regionale per la gestione dei referti e degli esami della Radiologia.

Questa è un’innovazione di cui beneficeranno sia i pazienti, perché grazie ad una maggiore efficienza potremo rendere disponibili prima i referti di laboratorio, sia il personale, e anche questo ci aiuterà a essere un’azienda sempre più attrattiva nei confronti dei giovani medici e biologi, perché lavorare in un’Azienda aperta al lavoro agile e che mette a disposizione a questo scopo tecnologie e modelli organizzativi innovativi rappresenta oggi un elemento distintivo”.