Tempesta sul “veneto” Rio Grande do Sul: solidarietà dal presidente della regione Zaia: “in quella terra l’epopea della nostra emigrazione”

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Piogge torrenziali in Brasile (foto Rio Grande do Sul, fonte Instadiario via Twitter)
La devastazione di Rio Grande do Sul (fonte Instadiario via Twitter)

Il disastro che sta colpendo il Brasile, e in particolare lo Stato di Rio Grande do Sul, tocca profondamente il cuore del Veneto e dei Veneti, discendenti di migliaia e migliaia di nostri emigrati* che, proprio in quello Stato, andarono a portare la cultura, l’onestà, la laboriosità delle genti venete, al punto che nel Rio Grande do Sul ancora oggi sembra trovarsi in un Veneto dall’altra parte del mondo. 50 morti e migliaia di sfollati testimoniano di quanto duramente abbia colpito quella terra la furia degli elementi”.

Così il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia esprime la vicinanza alle popolazioni brasiliane del Rio Grande do Sul, colpite da una gravissima ondata di maltempo.

“Esprimo alle Istituzioni brasiliane e alla popolazione di Rio Grande – prosegue – tutta la nostra solidarietà e il cordoglio per le purtroppo già numerose vittime. Nei limiti delle nostre competenze istituzionali – conclude – il grande cuore solidale del Veneto è pronto a darsi da fare qualora dalle autorità locali, per le vie istituzionali, arrivassero richieste di aiuto”.

*Lo Stato di Rio Grande do Sul, in Brasile, ha visto la sua popolazione formarsi originariamente da una variegata mescolanza di etnie. Tra i gruppi principali si annoverano portoghesi, tedeschi, italiani, africani e indios, con minori contributi da parte di spagnoli e polacchi. Una delle comunità più numerose è quella di origine italiana, seconda solo a quella di San Paolo.

L’area principale di provenienza degli immigrati italiani in Rio Grande do Sul è stata il Veneto, soprattutto durante la crisi economica intorno al 1875, con una forte presenza dalle province di Vicenza, Treviso e Verona. Anche le province lombarde di Cremona, Mantova, Brescia e Bergamo hanno contribuito, insieme a quelle del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia. Si stima che il 54% degli italiani che emigrarono nello Stato fosse veneto, il 33% lombardo, il 7% trentino, il 4,5% friulano e il 1,5% proveniente da altre regioni. Tra il 1875 e il 1914, si stima che siano arrivati tra gli 80.000 e i 100.000 italiani in Rio Grande do Sul.

Le prime regioni popolate dagli immigrati italiani sono state Caxias do Sul, Garibaldi e Bento Gonçalves, mentre comuni come Nova Bassano, Nova Bréscia e Nova Pádua testimoniano la forte influenza italiana. Ancora oggi, alcuni abitanti dello Stato parlano una variante della lingua veneta, conosciuta come talian (o Vêneto Sul-Riograndense).