TAV/TAC i comitati Settecà e Pro-Galleria a Vicenza Est propongono la galleria lunga senza scavalco

Rispolverata la soluzione proposta nel 2014 dall'allora consigliere comunale Lucio Zoppello

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Terzo lotto
I rappresentanti del Comitato Settecà e del Comitato Pro-Galleria a Vicenza Est con i residenti e il proponente "soluzione 2014" Lucio Zoppello

Non si fermano le proteste dei residenti del territorio vicentino per la TAV/TAC; dopo aver sentito il parere e le preoccupazioni del quartiere dei Ferrovieri, oggi il focus si sposta sui timori dei residenti di Settecà per il progetto del terzo lotto dell’Alta Velocità Verona-Padova.

E’ stato convocato in data odierna un incontro in un luogo simbolo, la passerella di Strada Paradiso che attualmente sovrasta i binari del treno, alla presenza dei portavoce del Comitato Settecà, Cristina Galvanin, del Comitato Pro-Galleria a Vicenza Est, Marco Onestini, e di alcuni residenti, tra cui Giovanni Menegato del consiglio di quartiere 10; sul luogo anche Lucio Zoppello che nel 2014 aveva proposto la cosiddetta “soluzione 2014” (allora consigliere comunale) e Liliana Zocca, consigliere comunale FDI.

Terzo lotto
La vista del treno dall’attuale passerella di Strada Paradiso

A fronte delle tre soluzioni proposte da RFI, ITALFERR e Iricav2 all’Amministrazione comunale denominate soluzione 1 (a raso), soluzione 2 (galleria corta) e soluzione 3 (galleria lunga)  – e per cui ancora non si è presa una decisione definitiva – i Comitati, a fronte di valutazioni tecniche e analisi, si dicono favorevoli alla “Soluzione 2014”. Presentata durante lo studio di fattibilità in quell’anno, si può definire come “Galleria lunga senza salto del montone” e prevede il solo interramento e nessun scavalco tra la roggia Riello (a S. Pio X) e la roggia Caveggiara (Settecà).

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Le tre soluzioni proposte per il terzo lotto TAV/TAC

Un’ipotesi che comporta lo stesso numero di abbattimenti della soluzione a raso del terzo lotto, ma numerosi benefici per i quartieri S. Pio X, Stanga, Bertesinella: verrebbero “ricuciti” i quartieri, senza la creazione di barriere antirumore, e con la realizzazione di una strada-parco e/o parco lineare in superficie; per Settecà, inoltre, questo implicherebbe un minore impatto, sia in termini di demolizioni, sia ambientale, dato che non prevede il cavalcaferrovia in strada di Settecà e la deviazione della roggia Caveggiara.

“La soluzione della galleria è quella più costosa, ma meno impattante. Vicenza merita questo tipo d’investimento (già in atto in altri Comuni come San Martino Buonalbergo), il territorio ha bisogno di essere salvaguardato e questa è un’opera a lungo termine che lasciamo alle future generazioni” afferma Lucio Zoppello, che nel 2015 in Consiglio comunale, nell’ambito dell’approvazione dell’Sdf, aveva esposto l’osservazione n°21, ovvero l’interramento della linea AV/AC e della linea storica tra roggia Riello e roggia Caveggiara, oggi “rispolverata” dai Comitati di zona.

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Lucio Zoppello racconta la soluzione del 2014 con scavalco tra Grumolo e Grisignano

Ricordiamo che nell’SDF del 2014 lo “scavalco a farfalla” o “salto del montone” era previsto in territorio di Grumolo delle Abbadesse (VI) – approvato anche dalla Giunta regionale nel 2015 – e solo nel 2021 RFI ha modificato il progetto, spostando lo “scavalco” a Settecà (senza preventiva informazione, a detta dell’Amministrazione di allora).

Essendo passata per una delibera di Giunta regionale è un’opzione già agli atti e già vagliata; la galleria lunga con salto del montone a Grumolo rappresenta per questo quartiere l’esecuzione di un’opera migliorativa, come è giusto che sia un’infrastruttura così” dice Giovanni Menegato del Consiglio di quartiere 1. Tra l’altro, il Consiglio comunale di Vicenza dell’1/12/2022 aveva espresso la propria contrarietà a collocare in ambito urbanizzato quest’opera, dato anche il coinvolgimento di abitazioni private ed edifici.

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La soluzione alternativa del 2014 con lo scavalco tra Grumolo D.A. e Grisignano D.Z.

“Sinceramente delle tre soluzioni di RFI non ce ne piace nemmeno una, sono tutte troppo impattanti sul nostro territorio, vogliamo che venga ripresa l’opzione del 2014. Le case sono la nostra storia, quelle dei nostri genitori e dei nostri nonni, vogliamo preservare la zona e stiamo lavorando con il Comitato della Stanga per portare avanti la nostra idea” chiosa Cristina Galvanin, portavoce del Comitato Settecà.

Cristina Galvanin, Marco Onestini
I portavoce del Comitato Settecà, Cristina Galvanin, e del Comitato Pro-Galleria a Vicenza Est, Marco Onestini

“Stiamo lottando per una ricucitura del quartiere Stanga e della città, con la galleria lunga e salto del montone si arriverebbe a una soluzione bruttissima che la città del Palladio non merita”  continua Marco Onestini, portavoce del Comitato Pro-Galleria a Vicenza est.

L’opera prevista a Settecà, infatti, è un manufatto in calcestruzzo di più di cento metri, con altezza tra i due binari di dieci metri, più le barriere antirumore con le quali arriviamo ai 18 metri, senza tenere conto dei viadotti di entrata impattanti in lunghezza per altri 600 metri.

“Come consigliere comunale chiederò al capogruppo FDI di farsi promotore dell’ipotesi e di invitare i commissari della Commissione territorio a convocare quanto prima una riunione, in modo da portare alla conoscenza di tutti questa soluzione per il terzo lotto” conclude Liliana Zocca.

Inoltre, i Comitati si mostrano contrari alla realizzazione di un nuovo cavalcaferrovia che congiunga viale della Pace e via Martiri delle Foibe, in temporanea sostituzione di via Vittime Civili di Guerra, in quanto l’impatto che comporta un cavalcavia non è giustificabile dai temporanei disagi derivanti dalla chiusura della via.

Restiamo in attesa che venga deciso quale opzione verrà scelta, ricordandoci che il Comune punterebbe anche a un’opzione zero, meno impattante delle altre tre proposte da RFI per il terzo lotto.