Torna la 145/2018 per i 10.000 bocciati del FIR (Fondo Indennizzo Risparmiatori)

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FIR (Fondo Indennizzo Risparmiatori)
FIR (Fondo Indennizzo Risparmiatori)

La novità è di queste ore: i bocciati dalla procedura prevista e disciplinata dalla 145/2018 (la legge istitutiva del FIR, Fondo Indennizzo Risparmiatori per i soci azzerati dal crac delle banche venete e non solo) rientrano in pista per gli indennizzi.

Si tratta solo e ovviamente di quelli la cui domanda “sia stata respinta in tutto o in parte per ragioni di incompletezza documentale o procedimentale”, un problema che era già stato affrontato e posto all’attenzione del Governo dal senatore  vicentino Pierantonio Zanettin il quale era riuscito ad impegnare il MEF con un ordine del giorno del Governo.

I requisiti e le procedure di accesso restano quelli della 145/2018 e del decreto di attuazione del 10 maggio 2019.

Si tratta di 80 milioni in tutto, ripartiti fra gli anni 2026, 2027 e 2028, rispettivamente 20 milioni per il primo anno e 30 milioni per ciascuno degli anni 2027 e 2028.

Torna in sella anche la Commissione tecnica, voluta a gran voce da alcune associazioni perché non si debbano affrontare contenziosi avanti un Arbitro con la “penalità” che Commissione costerà 120.000 euro per il solo anno 2026 di emolumenti, mentre per tutta la durata della procedura verranno spesi 500.000 euro all’anno per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 a beneficio della Consap. In totale, quindi,k si possono prevedere già 1.620.000 euro di spesa al netto degli emolumenti per i commissari per gli anni 2027 e 2028.

Il tutto, come dicono alcuni, per evitare di dover provare il c.d. “misselling “ ossia  la  vendita senza adeguata informazione/consulenza, o vendita abusiva, cosa che si poteva fare egualmente avanti l’ACF semplicemente assegnando all’arbitro della Consob il compito di vagliare le domande ai sensi e per gli effetti della 145/2018, con risparmio di denaro che ben poteva restare nelle tasche dei risparmiatori. Ma tant’è, la Commissione pare essere il frutto di abili compromessi politici a cui ci si deve rassegnare.

Il termine di presentazione delle domande al resuscitato FIR decorre dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di nomina dei Commissari, che stavolta saranno solamente tre.

I risparmiatori avranno 120 giorni di tempo per le istanze e il procedimento si concluderà entro 180 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande.

Detto questo vediamo cosa ne pensa la politica, uno dei più determinati e costanti nel tempo per impegno è senz’altro stato il Senatore Zanettin che ci ha rilasciato un commento: “Buone notizie dal senato. Con una riformulazione ad un emendamento che avevo presentato in legge di bilancio, il governo ha previsto la possibilità di un riesame delle domande al FIR, Fondo indennizzo risparmiatori, che erano state escluse in tutto in parte per errori procedurali o carenza di documenti. Dai calcoli effettuati sono circa 10.000 i soggetti potenzialmente interessati. Nei prossimi mesi questi risparmiatori potranno far vagliare la loro domanda da una nuova commissione tecnica, che sarà prossimamente istituita. Era questo un impegno che avevo assunto con diverse associazioni di risparmiatori e sono contento di averlo mantenuto entro questa legislatura. Credo che possiamo essere tutti molto soddisfatti del lavoro svolto in queste settimane.”

Fra gli altri esponenti politici non vanno dimenticati la senatrice, anch’esa vicentina, Erika Stefani e gli onorevoli Balboni e Lotito che con Pierantonio Zanettin hanno certamente dato un contributo significativo a questo risultato.