Torre Crawford di San Nicola Arcella, la Calabria ha un po’ tutto… anche un pizzo di fascino horror

4796
La Torre Crawford di San Nicola Arcella domina la Baia Azzurra
La Torre Crawford di San Nicola Arcella domina la Baia Azzurra

Come vedremo con Torre Crawford di San Nicola Arcella la Calabria ha un po’ di tutto. E questo non solo in riferimento alle caratteristiche morfologiche che la connotano e che si traducono in bellezza naturali da visitare: dalle sterminate spiagge lungo circa 780 chilometri di costa, fino alla vetta del Monte Serra Dolcedorme, che con i suoi 2.267 metri di quota sul livello del mare, nell’ambito del Massiccio del Pollino, è la montagna più alta della regione.

Nella Torre Crawford di San Nicola Arcella è custodita una storia horror che aggiunge un pizzico di mistero al paniere di attrazioni che la Punta dello Stivale ha da offrire. Una perla nella perla che, di per sé, è la località che la ospita: la Baia Azzurra di San Nicola Arcella, a sua volta una delle perle della Riviera dei Cedri.

Dove siamo – San Nicola Arcella conta su poco meno di duemila abitanti tutto l’anno, ma i locali vengono circa duplicati dai villeggianti e dai turisti che l’affollano in estate, grazie alla presenza di numerose strutture ricettive costruite negli anni cavalcando l’onda del fenomeno turistico che ha interessato questa porzione costiera della provincia di Cosenza.

È inoltre meta di visitatori da tutto il mondo per via delle sue attrattive prettamente legate al panorama marino che offre. Su tutte, l’Arcomagno di San Nicola Arcella, un vero e proprio monumento di roccia naturale a protezione di una piccola spiaggia. Lo sperone alto circa 20 metri che spunta dal mare presenta un’apertura in senso verticale attraverso la quale, provenendo da mare, si accede a una delle spiagge più iconiche dell’intera Calabria.

Riviera dei Cedri: l'Arcomagno di San Nicola Arcella
Riviera dei Cedri: l’Arcomagno di San Nicola Arcella

Caratteristico è il centro storico di questa località turistica, a strapiombo sul mare e nel quale gli antichi edifici sono oggi in parte abitati dai locali e in parte sono stati destinati a strutture ricettive e a locali notturni.

Da alcuni anni, sulle sue spiagge sventola la Bandiera Blu della Fee, attribuita in particolare al tratto di costa tra l’Arcomagno e il Canale Grande della Marinella bagnato dal Mar Tirreno e che, a Sud, confina con un altro scorcio paesaggistico di innegabile bellezza: la Baia Azzurra.

Quest’ultima, posta ai piedi dello strapiombo su cui sorge il centro storico, è chiusa da un braccio roccioso che si tuffa in mare e che le conferisce la forma di un porto naturale. In bella vista e sorgendo dalla nuda roccia troviamo la Torre Crawford. Un’antica opera di avvistamento del tardo cinquecento, edificata a protezione dalle incursioni dei temibili pirati saraceni.

Il suo nome stride con le sue origini, ma c’è un motivo preciso ed è un illustre inquilino della torre che, alla fine dell’Ottocento, vi trascorse svariati periodi di… villeggiatura estiva.

Francis Marion Crawford
Francis Marion Crawford: inquilino estivo di Torre Crawford di San Nicola Arcella

Francis Marion Crawford – Francis Marion Crawford è stato uno scrittore e drammaturgo statunitense che ha avuto momenti di notorietà tra i suoi contemporanei e che oggi è conosciuto soprattutto per aver firmato alcune opere horror di successo. Alcune, infatti, sono state adattate per il cinema.

Proveniente da una famiglia di artisti, suo padre era scultore e una sua zia materna una nota poetessa, completò i suoi studi in Europa e in parte proprio in Italia. Secondo alcune fonti è da considerarsi come lo scrittore più prolifico e conosciuto nel mondo anglosassone nel periodo tra l’Ottocento e il Novecento. Suoi colleghi contemporanei erano personaggi poi rimasti nella storia come Virginia Woolf e Rudyard Kipling.

Tra le altre opere, ci piace citare il romanzo Corleone, pubblicato nel 1897 e che è considerato il primo romanzo sulla mafia mai scritto. Ma – e veniamo al nocciolo di questo articolo –, anche il racconto “For the Blood is The Life”, in Italia tradotto con il titolo di “Cristina” o “Perché il sangue è vita” dato alle stampe nel 1905, ma scritto molti anni prima nella Torre di San Nicola Arcella ed in essa ambientato.

Torre Crawford di San Nicola Arcella e Cristina – La torre in pietra è costituita da due piani collegati da una scala che conduce anche al terrazzo sul tetto, dal quale si comunicava mediante falò con le altre opere simili, disseminate lungo la costa a formare un sistema di avvistamento.

Qui, Francis Marion Crawford soggiornò dal 1887 fino ai primi del ‘900, dopo essere stato rapito dalla bellezza dei luoghi nel corso di un viaggio in barca a vela attraverso il Mar Tirreno. Lo scrittore statunitense, che era appassionato di vela e capitano di lungo corso, sbarcò a Baia Azzurra.

Le fonti consultate riferiscono che prese la torre in affitto dalla signora Cristina, appartenente a una famiglia di notabili del posto. Il nome della locataria sarà donato alla protagonista dell’omonima opera, una vampira caratterizzata da una forte carica sensuale e un carattere selvatico nella sua veste umana. Ovvero quello di una giovane ragazza comune del posto, descritta come “assai più simile a una zingara che a qualsiasi ragazza io avessi mai visto nel villaggio. Aveva labbra vermiglie e occhi nerissimi, un corpo da levriero e la lingua di un diavolo”.

Interessante notare come Crawford iniziò a scrivere questa storia di vampiri a partire dal 1880, mentre il celebratissimo Dracula di Bram Stoker vedrà la luce solo nel 1897.

Circa la Torre e lo scenario nel quale era calata nell’incipit del romanzo si legge: “Avevamo cenato al tramonto sull’ampia terrazza della vecchia torre, poiché lì faceva più fresco durante il gran caldo dell’estate. Inoltre, una piccola cucina era stata ricavata su un angolo della grande piattaforma quadrata, e ciò era molto più comodo che non andare su e giù coi piatti lungo quei ripidi gradini di pietra sbrecciati in più punti e ovunque logorati dal tempo”. E ancora: “La torre sorge in uno dei luoghi più solitari dell’Italia meridionale, all’estremità di un promontorio roccioso e ricurvo, che forma un piccolo ma sicuro porticciolo all’estrema punta sud del golfo di Policastro, poco a nord di Capo Scalea, il luogo in cui – secondo un’antica leggenda locale – sarebbe nato Giuda Iscariota. La torre si erge isolata su questo sperone uncinato di roccia e nel raggio di tre miglia non si scorge una sola casa”.

Alla Torre di San Nicola Arcella intitolata a Francis Marion Crawford è dedicato un premio letterario, il Premio Torre Crawford, che si pone l’obbiettivo di ampliare l’offerta turistica sannicolese attraverso il patrimonio culturale e letterario.

La Torre, dopo una serie di passaggi di proprietà, oggi appartiene a una famiglia napoletana ed è visitabile in determinati giorni della settimana grazie a una convenzione sottoscritta con il Comune di San Nicola Arcella.