L’Abruzzo del mare: la Torre del Cerrano e l’Area Marina Protetta

392
Torre del Cerrano
La Torre del Cerrano (Foto: Wikimedia Commons)

Non solo cime innevate e montagne: l’Abruzzo, regione del centro Italia che si estende tra gli Appennini e l’Adriatico, vanta anche un’importante tradizione marittima. La Torre del Cerrano è un’antica torre di avvistamento, che dal 1568, anno della sua costruzione, veglia sul litorale abruzzese, tra gli odierni comuni di Pineto e Silvi, in provincia di Teramo.

La Torre del Cerrano è custode di un patrimonio che unisce natura, cultura e storia: natura e cultura, perché nei suoi dintorni si estende l’omonima Area Marina e nelle sue stanze si può ammirare il Museo del Mare; storia, perché a poca distanza dalla costa, sommersi dal Mare Adriatico, si trovano i resti dell’antico porto di Hatria.

Museo del Mare Torre del Cerrano
Il Museo del Mare all’interno della Torre (Foto FB: Elena Bandera)

La natura – La Torre, patrimonio della provincia di Teramo dal 1981, è il fulcro dell’omonima Area Marina Protetta, che si estende per ben 35 km². Attorno alla Torre sorge un giardino mediterraneo in cui sono custodite più di 30 specie vegetali rare, in modo particolare il fragile zafferanetto delle spiagge. A contribuire a questo habitat così fecondo, la presenza delle dune, un ecosistema ormai sempre più raro a causa dell’urbanizzazione delle zone costiere.

La Torre stessa, inoltre, è parte integrante della missione di tutela e sensibilizzazione dell’Area Marina: al suo interno ospita il Museo del Mare, il cui concept è davvero originale: l’idea è di accompagnare il visitatore dal fondale fino alla superficie, risalendo i tre piani sui quali si sviluppa l’esperienza museale.

Giardino Mediterraneo Torre del Cerrano
Vista sul mare dal Giardino Mediterraneo (Foto FB: Antonia Terracciano)

La Storia – dal 1982 fino ai giorni nostri, il fondale al largo dell’Area Marina Protetta è stato ed è oggetto di studi da parte di squadre di specialisti di diverse Università. I resti in muratura che giacciono tra le sabbie sarebbero quelli del porto dell’antica città di Hatria, oggi Atri, citata da Strabone e Plinio, che la descrive come un importante nodo di scambio con numerose città adriatiche, per il commercio di prodotti come vino e olio. Le ricerche hanno portato alla luce l’ingresso e le bitte, osservabili attraverso emozionanti escursioni subacquee.

Come molte altre fortificazioni di questo tipo in tutta la Penisola, la Torre del Cerrano è nata come punto di avvistamento e difesa contro le incursioni dei pirati. Nel corso dei secoli, complici i tempi più tranquilli o semplicemente lo spostamento del pericolo su altri fronti, la Torre ha cambiato non solo il suo aspetto (con aggiunte architettoniche come il suo piano più alto e alcune parti della base), ma anche la sua funzione, sicuramente più “pacifica” ma, oggi come allora, sempre dedicata alla protezione della sua terra.