
Sulla tangenziale di Vicenza ci sono due torri faro in corrispondenza di Ponte Alto che non hanno mai funzionato perché sin da quando sono state installate, nel 2021, non sono a norma.
A sostenerlo è il Comitato dell’Albera da tempo impegnato per il completamento delle opere e che da altrettanto tempo ha segnalato questo disservizio del quale, a conti fatti, non si riusciva a capire il motivo.
A fare luce, nei giorni scorsi, il riscontro a un accesso agli atti avanzato dal Comitato al Comune di Vicenza. Nella documentazione ottenuta la risposta definita “sconcertante” dagli storici portavoce Giovanni Rolando e Fiorenzo Donadello.
“È sconcertante – hanno riferito alla redazione – che quelle torri, con 6 fari ciascuna, indispensabili per illuminare un tratto nel quale è presente una curva pericolosa, non sono a norma, motivo per il quale non sono mai state accesse lasciando al buio gli automobilisti”.
Non solo: “Dalla documentazione – proseguono i portavoce – risulta che della questione dovrebbe interessarsi Iricav 2“, ovvero il consorzio general contractor responsabile della progettazione e realizzazione del secondo lotto funzionale dell’Alta Velocità/Alta Capacità AV/AC Verona-Padova o attraversamento di Vicenza. “Quindi dovremmo aspettare i tempi lunghi della Tav per avere riconosciuto il diritto alla sicurezza in quel punto della tangenziale”? domandano sgomenti i portavoce del Comitato dell’Albera. “Siamo all’assurdo”!
Come è noto, in zona Iricav 2 deve realizzare lavori di modifica della viabilità legati al progetto AV/AC Verona-Padova, con dismissione dell’attuale collegamento, sostituito da altri tre collegamenti stradali.
“Tutto questo – proseguono Rolando e Donadello – significa non affrontare il problema del pericolo stradale, che rimane, e l’incolumità dei cittadini è messa quotidianamente a rischio.
Non è nostra intenzione fare polemica – aggiungono -, a noi importa il risultato, ma l’inerzia delle istituzioni è incomprensibile. Quanto è emerso dalla documentazione disattende quanto emerso dai moltissimi incontri fatti negli anni, ma anche l’ordinanza prefettizia sulla sicurezza stradale della Bretella”.
Il Comitato preannuncia nuove azioni che vadano in questo senso: “Le torri ci sono e vanno attivate“, questo l’obbiettivo inprescindibile. “A nostro giudizio il sindaco, primo responsabile della sicurezza, ha il potere di intervenire con propria ordinanza“, concludono Giovanni Rolando e Fiorenzo Donadello.
Ovviamente, il comitato sostiene di non mollare neanche su tutte le altre questioni aperte sul completamento delle opere.