Aziende artigiane vicentine sempre più green: numeri in crescita, ma bisogna investire nelle competenze

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transizione green per artigiani vicentini

La transizione green è sempre più una realtà per le aziende artigiane vicentine. Come risulta dai numeri dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza, nel 2024 quasi il 30% delle imprese artigiane di Vicenza ha investito in prodotti e tecnologie a minor impatto ambientale o più energeticamente efficienti, con una quota del 28,2%. Si tratta di un incremento di 2,3 punti percentuali rispetto al 2023, segnando un trend crescente verso la sostenibilità. Le imprese manifatturiere, inserite spesso in filiere di valore, si distinguono con una percentuale superiore: il 33,2% ha adottato pratiche green, ovvero 5 punti percentuali in più rispetto alla media generale dell’economia locale. Queste aziende manifestano anche maggiore dinamismo: nel 2023, circa il 27,6% aveva già realizzato investimenti in ambito sostenibile, con un balzo di 5,6 punti nel 2024. La provincia di Vicenza si distingue inoltre rispetto al resto del Veneto e dell’Italia, presentando quote più elevate di imprese impegnate in azioni di sostenibilità, fatta eccezione per l’utilizzo di materie prime secondarie, dove la provincia è leggermente sotto la media regionale di 1,3 punti percentuali (27,3%).

Supporto e formazione per la transizione green

Per accompagnare le imprese nel percorso di sostenibilità, come ricorda il presidente Gianluca Cavion, Confartigianato Imprese Vicenza ha attivato un hub dedicato, che riunisce professionalità specializzate e collabora con iniziative come la comunità energetica A-Certa e con Banca delle Terre Venete Credito Cooperativo, parte del Gruppo BCC ICCREA. Questi strumenti mirano a offrire assistenza, consulenza e finanziamenti pensati specificamente per le piccole aziende, facilitando così l’accesso alle risorse necessarie.

Nel campo della formazione, nel 2024 circa il 29,5% delle imprese vicentine ha investito in attività di formazione sulla sostenibilità ambientale, una percentuale superiore di 2,2 punti rispetto alla media veneta (27,3%) ma inferiore di 1,1 punti rispetto al dato nazionale (30,6%). Tuttavia, è da evidenziare che in un solo anno questa quota è aumentata di 3,4 punti, passando dal 26,1% del 2023. A livello regionale e nazionale, invece, i cambiamenti sono stati minimi, rispettivamente +0,3 e -0,1 punti.

La sfida delle competenze e dei posti di lavoro green

Cristian Veller artigiani vicenza
Cristian Veller, vicepresidente con delega sulla Sostenibilità

“Le attività svolte dalle imprese nei processi di transizione green hanno la necessità di conciliarsi con adeguati livelli di performance economica delle imprese. Accanto, quindi, ad un adeguato livello di investimenti, c’è bisogno di competenze specifiche da inserire in azienda per ottimizzare al meglio processi e investimenti”, ricorda Cristian Veller, vicepresidente con delega sulla Sostenibilità. Per superare la questione della carenza di risorse umane, nel 2024 le imprese vicentine hanno programmato la creazione di 32.360 nuovi green jobs, pari al 41% delle entrate totali programmate, il dato più alto tra le province venete. Tuttavia, quasi il 60,3% delle aziende riferisce di incontrare difficoltà nel reperire figure professionali adeguate, una quota superiore di 6,4 punti rispetto alla media regionale (35,2%) e nazionale (34,3%).

Le risorse umane specializzate in competenze green sono fondamentali non solo per i ruoli tecnici, ma anche per operatori e conduttori di impianti e macchinari. Tra le figure più richieste, spiccano operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni (82,3%), meccanici artigianali (76,6%), operai del trattamento del legno (74,2%) e fabbri ferrai (68,4%). La richiesta di competenze green riguarda circa il 59,5% delle entrate previste, in linea con i dati regionali e nazionali, ma oltre la metà di queste figure risulta di difficile reperimento, con una difficoltà di 54,5%, superiore di 5 punti rispetto alla media nazionale.