
USB Lavoro Privato Vicenza denuncia il progressivo impoverimento del trasporto pubblico locale della SVT (Società vicentina trasporti): corse tagliate, carenza di autisti, turni massacranti e costi crescenti per le famiglie. Il sindacato chiede un tavolo provinciale permanente con istituzioni, scuole e utenti per ripristinare un servizio essenziale.
USB Lavoro Privato Vicenza torna a denunciare la situazione sempre più critica del trasporto pubblico locale, definendola “una questione che riguarda l’intera comunità e non solo i lavoratori del settore”. Secondo il sindacato, la SVT da anni procede con una progressiva riduzione dell’offerta, frutto di scelte gestionali orientate al contenimento dei costi piuttosto che alla qualità del servizio.

La carenza di autisti è diventata strutturale: salari ritenuti insufficienti, turni considerati insostenibili e un’organizzazione del lavoro che spinge molti a lasciare l’azienda. “Non sorprende – osserva USB – che la diminuzione del personale si traduca in corse tagliate, ritardi e difficoltà quotidiane per studenti e lavoratori”.
Il sindacato punta il dito anche contro la recente spinta verso la “settimana corta” scolastica, che avrebbe aggravato la situazione con uscite più tarde, rientri serali e ulteriori complicazioni per famiglie e ragazzi. Intanto i livelli di stress degli autisti aumentano: turni che arrivano a superare le 13 ore giornaliere, scarsa attenzione alla sicurezza e una gestione che USB definisce “unilaterale”.
A fronte di un servizio sempre più fragile, le famiglie devono sostenere costi in aumento per biglietti e abbonamenti, aggravando un quadro economico già complesso. “Non possiamo accettare che la discussione si riduca a rimpalli politici o polemiche sui giornali – dichiara USB –. Serve un cambio di passo immediato”.
Per questo il sindacato chiede con forza l’apertura di un tavolo provinciale permanente che coinvolga organizzazioni sindacali, istituzioni, scuole, comitati dei genitori e associazioni studentesche, con l’obiettivo di definire misure operative per ripristinare e potenziare il servizio.
“Il trasporto pubblico è un bene comune e un diritto universale – conclude Massimo D’Angelo per USB Vicenza –. Deve essere garantito ai cittadini e reso sostenibile per chi ogni giorno lo fa funzionare: i lavoratori”.





































