
“Un grave attacco alla democrazia Sindacale alla F.I.S. di Montecchio Maggiore“: è quello che denuncia USB Lavoro Privato Vicenza a proposito delle elezioni per il rinnovo delle RSU nell’azienda castellana, che conta circa 1500 dipendenti, elezioni sospese dal tribunale del lavoro in seguito a un ricorso d’urgenza presentato dal sindacato. La vicenda viene ricostruita in un comunicato dai toni decisi, nel quale USB Lavoro Privato parla di un’azione arbitraria e ingiusta della Commissione Elettorale, composta a maggioranza da rappresentanti di CGIL e UIL, che ha escluso quattro candidati dalla propria lista alle elezioni RSU, nonostante la documentazione conforme inviata e il rispetto del Testo Unico sulla Rappresentanza. Decisione, continua il comunicato, basata su un’interpretazione contestata dello statuto, secondo cui i lavoratori non iscritti a USB da almeno sei mesi non avrebbero diritto di candidarsi. USB considera questa interpretazione infondata e lesiva dei principi di rappresentanza democratica, poiché il diritto di candidarsi spetta a tutti i lavoratori, indipendentemente dall’iscrizione sindacale.
L’esclusione avrebbe privato USB Lavoro Privato Vicenza della piena partecipazione alle elezioni, eliminando quattro dei tredici candidati, tra cui Giuseppe Morello, recentemente riammesso in servizio con un’ordinanza cautelare del Tribunale del Lavoro di Vicenza, proprio per consentirgli di concorrere. Ad aggravare ulteriormente la vicenda è anche la partecipazione del Direttore del Personale, Gaetano Russo, alle riunioni della Commissione e alla sottoscrizione dei verbali, un comportamento che USB considera una grave violazione della libertà sindacale e un danno alla legittimità del procedimento.
Per tutelare i propri diritti, USB ha presentato un ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c. al Tribunale del Lavoro di Vicenza, che ha accolto le istanze il 14 ottobre 2025, sospendendo le elezioni RSU previste dal 16 al 20 ottobre e riservandosi ulteriori decisioni. La sentenza, conclude USB, rappresenta un importante passo avanti nella tutela della parità di trattamento tra le organizzazioni sindacali e dei diritti dei lavoratori.