Trump e il feeling con Mamdani: “Dice che sono fascista? No problem”

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(Adnkronos) –
"Ha detto che sono un fascista? E' tutto a posto". Donald Trump incontra il nuovo sindaco di New York. Zohran Mamdani, e archivia gli scontri degli ultimi mesi. Il presidente degli Stati Uniti, nello Studio Ovale, aiuta il primo cittadino a dribblare domande scomode. La stampa ricorda a Mamdani le parole usate per definire Trump nel recente passato. "Sta dicendo che pensa che il presidente Trump sia un fascista?", la domanda al primo cittadino. "Ho parlato di…", prova a replicare Mamdani, ma viene interrotto da Trump. "E' tutto ok, puoi dire semplicemente 'sì'. E' più facile rispetto a dare una spiegazione, a me non importa", dice il presidente sorridendo. 
Prima delle elezioni di New York, Trump ha definito Mamdani 'comunista': "Ha visioni un po' particolari, vediamo se funzionano. Lui cambierà, tutti cambiamo. Io sono cambiato molto dal momento in cui ho assunto l'incarico nel primo mandato. Alcune mie posizioni sono cambiate… Io sono molto fiducioso, credo che" Mamdani "sorprenderà molti conservatori".  
Il sindaco di New York in passato ha definito Trump anche "un despota". "Mi hanno detto di peggio, non è poi così offensivo. Forse, penso che cambierà idea quando inizieremo a lavorare insieme", glissa il presidente. "Vorrei aiutarlo, non danneggiarlo. Voglio dargli un grande aiuto, perché voglio che New York City sia una città grandiosa. Penso che questo sindaco possa fare cose davvero grandiose. Siamo d'accordo su molto più di quanto avrei pensato… Voglio che faccia un ottimo lavoro e lo aiuteremo a farlo", aggiunge. "Ciò che apprezzo davvero del presidente è che il nostro incontro si è concentrato non sui punti di disaccordo", ma piuttosto sull'obiettivo comune di servire i newyorkesi, dice Mamdani, sottolineando l'impegno ad alleviare quella che ha definito una "crisi del costo della vita".  
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